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Necessarie più risorse per la prevenzione

Scritto da Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiE’ un voto di astensione quello del Pd al Piano regionale di prevenzione 2014-2018 seguito da una raccomandazione: che l’investimento economico di Regione Lombardia sulla prevenzione raggiunga almeno quella percentuale del 5% che è dettata anche dalle linee guida nazionali ed è stato inserito anche negli obiettivi della legge di riforma, così come voluto dal Pd, e che sino ad oggi è stato disatteso. Serve uno sforzo in più. Il sistema della prevenzione, più degli altri comparti del sistema socio sanitario regionale, risentirà di una riorganizzazione che non ci ha visti concordi sin da principio: il fatto che se ne occupino sia le ATS che le ASST è un limite, non una risorsa e continuerà a generare sovrapposizioni di competenze.
Ci rammarica, poi, che non siano stati accolti né i nostri ordini del giorno né i nostri emendamenti: avremmo apprezzato una maggiore sensibilità politica sui temi inerenti la tutela degli ambienti di vita e lavoro e avremmo voluto, in particolare, maggiore attenzione sulle questioni inerenti il controllo e la rimozione dell’amianto, oltre che la tutela della salubrità nei seminterrati che saranno adibiti a uso abitativo a causa della legge 7/2017.
Sulla richiesta di investire in prevenzione anche sul target degli stranieri e degli immigrati prendiamo invece atto, ancora una volta, della differente visione da parte di questa maggioranza: nelle fragilità ci sono tante diversità e un intervento medico è tanto più efficace quando le affronta, invece di nascondersi dietro bandiere ideologiche.

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