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Lavoro: da tagli al cuneo fiscale 50-60mila posti

Scritto da Marco Leonardi.

Marco LeonardiL'intervento sul cuneo fiscale "interesserà i giovani e i nuovi contratti a tempo indeterminato" e dovrà essere letto "come misura di cerniera con l'avvio dell'Ape social e dei pensionamenti anticipati per i lavoratori precoci social". Intervistato dal Sole 24 Ore, Marco Leonardi, consigliere economico della presidenza del Consiglio, traccia il profilo del nuovo intervento sul cuneo fiscale che entrerà nella legge di Bilancio. "Stiamo ragionando su un target di giovani fino a 32-35 anni che avranno in dote una decontribuzione più o meno piena, stile Jobs act, della durata di tre anni per il primo contratto stabile. Altro elemento forte è che la dote sarà 'portabile', cioè seguirà il lavoratore in caso di carriera inizialmente discontinua".
"Con l'Ape social, che posso confermare partirà il primo maggio, e le semplificazioni per i precoci pensiamo di garantire 50-60mila uscite l'anno per il prossimo biennio, diciamo che con il nuovo taglio al cuneo per i giovani che ho descritto dovremmo avere come minimo altrettante entrate aggiuntive o anche di più speriamo". Quanto alle coperture "potremmo partire da 1 miliardo per arrivare a 3-4 miliardi strutturali. Ma da qui al varo della legge di Bilancio c'è ancora molto tempo. E la dote per il primo impiego dovrà comunque essere compatibile anche con altre misure in vigore come lo sgravio per chi assume studenti dopo aver svolto periodo di alternanza con il lavoro, che partirà nei prossimi giorni". Sull'anticipo pensionistico "i decreti legge sono pronti e andranno all'istruttoria del Consiglio di Stato. Le domande all'Inps si potranno fare dal primo maggio al 30 giugno per entrare nella prima graduatoria utile e che si chiuderà a settembre. Per il 2018 la finestra per le domande sarà dal primo gennaio al 31 marzo. Ricordiamo che il meccanismo di monitoraggio sulle risorse per questa indennità-ponte fino alla pensione di categorie di lavoratori disagiati è di 300 milioni quest'anno, 609 l'anno prossimo e 647 per il 2019. Si tratta di un misura, ci tengo a dirlo, dal carattere nettamente redistributivo".
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