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Reichlin lo ricordo come si ricorda un esempio

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiReichlin lo ricordo come si ricorda un esempio, di cui c’è tanto bisogno oggi.
Reichlin era un uomo colto, raffinato, ironico, di una passione politica e civile alta e al tempo stesso sobria. Lo ricordo come si ricorda un esempio, di cui c’è tanto bisogno oggi, di dirigente politico a tutto tondo, un intellettuale non prestato alla politica, ma della politica animatore di idee alte, di profondità di analisi, di coerenze.
Ha attraversato ed è stato protagonista del secolo che abbiamo alle spalle, ma non ha mai rinunciato a comprendere la contemporaneità.
Ho lavorato con lui per la stesura della Carta dei valori fondativa del PD: un’avventura magnifica di cui conservo gelosa memoria.
Amava il cinema, la letteratura, il teatro, una passione questa condivisa con Carlotta, a cui va il mio abbraccio affettuoso. Mi è capitato di parlare con lui di teatro e ogni volta fingeva disperazione dicendomi che insomma non solo una moglie ma anche una compagna di partito nutrivano quella insana passione. Sorrideva sornione, in realtà molto soddisfatto. Sapeva scrivere benissimo e sapeva farsi leggere, in articoli che lasciavano sempre una traccia di pensiero, qualcosa su cui riflettere.
Non mi sono mai posta il problema del suo posizionamento politico nel partito: non ce n’era bisogno.
Figure come la sua restano nella storia della sinistra e del Paese, oltre la miseria degli schieramenti e delle contingenze.
Ciao Reichlin, mi mancherai.

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