La Legge di Bilancio e le riforme

Ed è questo che stiamo cercando di fare", afferma Renzi, che non risparmia critiche all'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani: "ha già cambiato idea su tutto, dal ballottaggio alle preferenze fino alle riforme costituzionali. Quando era il capo, Bersani richiamava al rispetto della ditta mentre adesso che è opposizione ha cambiato idea anche su questo. Non mi stupirei a questo punto se cambiasse idea ancora e diventasse sostenitore della necessità dei tagli alla sanità". Sull'ex premier Massimo D'Alema, secondo cui la manovra cura solo gli interessi di Confindustria, "si dev'essere distratto - sostiene Renzi - gli ricordo che l'impegno sull'Ires fu assunto dall'Assemblea nazionale del Pd nel luglio 2015". Quanto alle critiche dell'ex ministro Vincenzo Visco, "Equitalia è una sua creatura. Capisco il suo dolore mentre la chiudiamo. Ma il punto è che il suo approccio al fisco non è il nostro". In merito al rapporto con i sindacati, per la concertazione "molto dipenderà da loro. Sulle pensioni ha prevalso il buon senso, vediamo se si ripeteranno sul pubblico impiego", dichiara il premier. Parlando dell'Italicum, l'idea di Vannino Chiti sull'elezione dei rappresentanti del nuovo Senato è l'idea di tutto il Pd. Questo - spiega Renzi - comporta due corollari. Il primo è che questa sarà la proposta incardinata da tutto il Pd quando inizieremo a discuterne in Senato. Il secondo è che chi dice che con il nuovo Senato i senatori non saranno eletti ma nominati dice una bugia". Nell'intervista a Qn Renzi interviene anche sulla prossima missione Nato ai confini con la Russia: "è una decisione presa mesi fa, comunicata in Parlamento. Magari qualche parlamentare dell'opposizione non ha aperto la mail o non ha capito l'ordine del giorno".