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I nodi della riforma sanitaria lombarda continuano a venire al pettine

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiTerritorio che vai, criticità che trovi. La messa a regime dell'evoluzione del sistema sociosanitario lombardo si rivela ogni giorno un'operazione più ardua del previsto. Su Milano città le criticità duplicano.
A oltre un anno dall'approvazione della riforma, l'individuazione delle ASST dei Santi Paolo e Carlo risulta, come emerso dall'audizione della RSU del San Carlo in Commissione Sanità, la somma di due debolezze, anziché la fusione di due aziende ospedaliere.
"La fretta con cui Maroni ha voluto definire le nuove ASST ci riporta a situazioni aziendali confuse e difficili da gestire. Il personale di queste due ex AO si ritrova con trattamenti contrattuali diversi: cosa intende fare ora Regione Lombardia?
E' possibile un accordo separato che risolva la situazione di disparità dei dipendenti del San Carlo? - chiede Carlo Borghetti - Pare che l'azienda rimandi a una risposta da parte della Regione che a nostro parere non può tardare oltre".
Sul versante degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria le RSU han denunciato un ritardo di 6 anni negli interventi sull'ospedale San Carlo, in particolare la necessità di interventi di messa in sicurezza persino per le sale operatorie. "Sappiamo che l'azienda dispone di un budget di 40 milioni di euro per interventi straordinari. Ci chiediamo quando e come s'intende utilizzare questo budget anche considerando il nuovo assetto aziendale - continua Borghetti - Una volta tanto che i fondi ci sono è necessario che vengano utilizzati al meglio e al più presto".

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