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Italia decide su vent’anni di futuro e di speranza

Scritto da Matteo Renzi.

Matteo Renzi“Amatrice la ricostruiremo più bella, la ricostruiremo lì, non ci saranno new town”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo al Teatro Metastasio di Prato per l’incontro a sostegno del Sì al prossimo Referendum costituzionale.
Il presidente del Consiglio ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per salvare le persone finite sotto le macerie del terremoto e ha ribadito che entro la settimana prossima saranno rimosse le tendopoli. Ha poi aggiunto a proposito del piano Casa Italia e della ricostruzione post terremoto: “Si può litigare su tutto, dalle riforme alla legge elettorale al Jobs Act” ma “sul futuro dei nostri figli è possibile un patto nazionale tra tutte le forze politiche”.
Il premier riferendosi ai rapporti nella Ue ha detto che “Le regole le devono rispettare tutti, è finita l’epoca degli egoismi. Da parte nostra ci sarà tutti i giorni l’impegno perché vengano rispettate, anche da chi come la Germania ha un surplus. E non accetto che noi siamo messi nella parte di quelli che devono rispettare le regole da soli. Se pensano di intimorire me hanno sbagliato persona e se pensano di intimorire l’Italia non sanno cosa sia l’Italia”.
E sul ‘no’ alla candidatura olimpica di Roma Renzi afferma che : “E’ la straordinaria metafora di cosa significa l’Italia del ‘no’. Spero che i consiglieri comunali abbiano un sussulto di riflessione”, e aggiunge: “Il fatto di dire che non si fanno le Olimpiadi per timore della corruzione è una incredibile ammissione di incapacità da parte della dirigenza di quella città. E se tu hai davanti otto anni – ha aggiunto – se hai un minimo di credibilità e autorevolezza, tu i ladri li cacci. Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri. Se invece dici no e hai paura hai sbagliato mestiere”.
“I soldi delle Olimpiadi li puoi mettere nelle periferie di Roma se le fai, se no quei soldi vanno nelle periferie di Parigi e Los Angeles. Mi piange il cuore per i posti di lavoro persi a Roma”.
Entrando nel merito della questione referendaria ha affermato: “Questa è un’occasione che non ricapita. Su questo l’Italia si gioca 20 anni di futuro e di speranza. Io farò il globetrotter in giro per l’Italia. Prenderò qualche fischio? C’è chi fischia e chi rischia. Io sono tra coloro che rischiano”.
“Chi vota sì sceglie di cambiare, chi vota no si vuole tenere questo sistema per i prossimi 30 anni”, ha aggiunto “Il bicameralismo paritario è come le assemblea di condominio: immaginate di aver trovato finalmente un accordo e poi l’altro condominio cambia una virgola e dovete ricominciare daccapo. Il bicameralismo blocca il Paese”. “Questo -ha concluso Renzi -è un referendum sul futuro dei nostri figli”.
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