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Milano punto di riferimento nel mondo

Scritto da Matteo Renzi, Beppe Sala.

Matteo Renzi e Beppe Sala
Investimenti per due miliardi e mezzo.
Il sindaco Sala ha illustrato davanti alla sala gremita i contenuti del Patto, che verrà pubblicato sul sito di Palazzo Chigi, spiegando che "a oggi abbiamo finanziata le necessità dei primi due anni, con 650 milioni. Il grosso si riferisce alla principale opera di questo patto che è il prolungamento della metropolitana 5 a Monza, passando per Sesto e Cinisello, con i lavori che partiranno all'inizio del 2019". Nel capitolo mobilità, anche il prolungamento della M1 fino a Baggio, la creazione di una galleria di passaggio tra la M3 e la M4 tra Crocetta e Policlinico e l'ammodernamento della linea 2.
Oltre alla mobilità, il Patto prevede anche il piano sulla casa - tra fondi del Comune, dell'Unione Europea e fondi chiesti al governo si parla di 174 milioni - e sulla messa in sicurezza di Seveso e Lambro, anche se i 151 milioni di spesa necessari sono già stati in parte finanziati (anche dalla Regione) e annunciati in passato. Sala ha spiegato di aver avuto rassicurazioni dal governo sui 25 milioni che mancano per chiudere il bilancio della Città metropolitana e ha ribadito la volontà comune di creare una "zona economica speciale" nel sito Expo, collegandola alla proposta di portare a Milano la sede dell'agenzia europea del farmaco, l'Ema. Tra le novità, anche la candidatura di Milano a ospitare il Consiglio nazionale del Terzo settore. "Parliamone, lavoriamoci": più volte il premier Renzi, nel suo discorso, ha ripreso alcune richieste di Milano per spiegare che si aprirà un confronto: è così per la richiesta di avere più forze dell'ordine, in attesa di poter assumere nuovi vigili.
Renzi: "Città guida nel mondo". La giornata milanese di Renzi inizia con la cerimonia di posa della prima pietra nel nuovo quartier generale della Siemens, in via Vipiteno, nel quartiere Adriano. Il nuovo stabilimento, di 15mila metri quadrati, sarà pronto per il 2018 e sarà all'insegna dell'ecosostenibilità. Si svilupperà su un'area di 86mila mq e sarà un modello di innovazione in Italia. "Il pubblico deve fare una parte per ragionare sulle periferie ma la riqualificazione di queste aree passa per edifici di grande qualità e bellezza finanziati dai privati", spiega il premier, anticipando il tema delle periferie di cui parlerà più tardi, in sala Alessi a Palazzo Marino per la firma del 'Patto per Milano'. "Devo riconoscere a questa città - ha detto - la responsabilità di essere la città di riferimento per l'Italia nel mondo. Qui c'è il primato imprenditoriale, della laboriosità e della tenacia, ma anche del volontariato e del terzo settore che rende le persone delle persone e non dei numerini. Abbiamo bisogno che questa città sia una guida a livello mondiale. Ha dimostrato di saperlo fare con Expo".
Sala: "Se il governo è con noi le nostre forze si moltiplicano". Noi non siamo qui con il cappello in mano a chiedere soldi - ha detto il sindaco Beppe Sala - ma siamo qui con la nostra capacità progettuale anche se i soldi li chiederemo". L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di "arrivare a dicembre avendo definito tutto quello che c'è da fare nei prossimi quattro anni e mezzo. Milano è forte e viviamo questa consapevolezza ma con il sostegno del governo possiamo moltiplicare la nostra forza".
Fonte: La Repubblica
Video dell’intervento di Matteo Renzi»
Testo del Patto per Milano (file PDF)»
Matteo Renzi e Beppe Sala Un Patto per Milano firmato da sindaco e premier. E' una giornata importante per il futuro del capoluogo lombardo. La visita di Matteo Renzi è iniziata in via Vipiteno, intorno alle 11.30, dove ha partecipato alla posa della prima pietra della nuova sede Siemens, che sarà pronta nel 2018. A prendere parte alla cerimonia, tra gli altri, il prefetto Alessandro Marangoni e gli assessori comunali Pierfrancesco Maran e Pierfrancesco Majorino. Seconda tappa a Palazzo Marino. Qui è arrivato alle 12,40, per la firma del patto tra Governo e Comune che segna gli obiettivi strategici per la città su cui Comune e Governo lavoreranno insieme e "contiene progetti che valgono 2,5 miliardi di euro". Lo ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo a Palazzo Marino. Dopo la firma in sala Alessi è previsto un tavolo ristretto che vedrà partecipare anche i sindacati.
L'appuntamento non passa inosservato nelle altre città della Lombardia. Da Bergamo il sindaco Giorgio Gori lancia un appello: "Ora il Governo firmi un patto anche per la Lombardia, regione che più di ogni altra contribuisce ai bilanci dello Stato. La Lombardia non è solo Milano". Lo stesso presidente della Regione, Roberto Maroni, incalza: "Un patto simile varrebbe 7,5 miliardi. Adesso vado a chiederglieli".
"MILANO LEADER" - "Devo riconoscere a questa città la responsabilità di essere la città di riferimento per l'Italia nel mondo. E lo dico con una qualche sofferenza personale...". Così il premier Matteo Renzi durante il suo intervento prima della firma ufficiale del Patto per Milano. "Sia la città alla quale ispirarsi. Deve prendere per mano il resto del paese e portarlo fuori da una situazione in difficoltà, ma che vede già tutti i segnali per poter fare il grande salto". "Qui - aggiunge - c'è il primato imprenditoriale, della laboriosità e della tenacia, ma anche del volontariato e del terzo settore, che rende le persone delle persone e non dei numerini.
Abbiamo bisogno che questa città - sottolinea Renzi - sia una 'Milano guida' a livello mondiale. Ha dimostrato di saperlo fare con Expo. Per noi - ha detto Renzi - il patto per Milano è il punto di riferimento più avanzato, in una città che ha saputo fare le cose quando altri, che dicevano sempre no, suggerivano di non farle. Ogni riferimento a Expo è puramente voluto. Una città - ha proseguito - che ha tutte le condizioni per essere un crogiuolo di opportunità, a condizione che si tengano insieme il realismo e la concretezza di chi guarda la realtà per quella che è, e non per quella che vorrebbe fosse, e la capacità di sognare, di avere un ideale e una visione".
IL PATTO - Renzi è entrato a Palazzo Marino per la firma del "Patto per Milano", entrando in auto nel cortile laterale. Ad attenderlo oltre al sindaco Giuseppe Sala anche il governatore Roberto Maroni. "E' una grande emozione essere a Milano ad omaggiare il gonfalone della vostra città", ha detto il premier in Sala Alessi. Sono tre i punti principali del patto. "Ha progetti che valgono 2,5 miliardi di euro e ad oggi sono state finanziate necessità fino al 2017 - 2108 per un valore di 650 milioni", ha spiegato Sala. Milano "in questi anni ha fatto un salto di qualità ma ha ancora delle questioni da risolvere. La città vuole competere con le altre città del mondo - ha concluso Sala - e assumere una posizione di rilievo".
I PUNTI - Il sindaco ha quindi elencato gli interventi principali. Per quanto riguarda le metropolitane si parla del prolungamento della M5 fino a Monza, attraversando Sesto e Cinisello. Nonché il prolungamento della M1 fino a Baggio e l'ammodernamento delle altre linee. "Qui il grosso si riferisce al prolungamento M5 fino a Monza", ha detto, ma ci saranno anche adeguamenti alla M2 "delle nostre metropolitane quella ha più bisogno di sostegno" e saranno inoltre acquistati 15 nuovi treni e 40 bus elettrici. "Non tutti i denari sono pronti, ma lo saranno perché se vogliamo delle città in grado di essere interconnesse dal punto di vista tecnologico, ma non lo sono dal punto di vista trasportistico, non siamo credibili", ha detto Renzi, che ha garantito "la disponibilità del governo" in questo senso.
Vi è poi la gestione del rischio idrogeologico con investimenti per 151 milioni che in due anni dovrebbero ridurre sensibilmente il rischio di inondazioni per quanto riguarda il Seveso ("In due anni il grosso del problema sarà risolto - ha assicurato Sala - e il rischio esondazioni si ridurrà notevolmente"). Investimento da 174 milioni, di cui 30 già stanziati, per la riqualificazione delle case popolari è un altro capitolo. L'obiettivo sarebbe azzerare il numero delle 2mila case popolari sfitte in città e riqualificare i palazzi comunali più degradati. Tra gli altri obiettivi del piano, Sala ha ricordato l'equilibrio finanziario dell'ex provincia di Milano che, dopo una sensibile riduzione dei costi, "abbiamo ritardato gli investimenti per mancanza di fondi", ha detto il sindaco riferendo poi che ora il governo "ha garantito il saldo di 25 milioni che permette di chiudere il bilancio 2016". Sala infine ha poi ribadito la centralità del progetto Human Technopole sull'ex area Expo per internazionalizzare la città, la creazione di una zona a tassazione ridotta sul sito dell'Esposizione per attrarre investimenti e un piano per la sicurezza di Milano che prevede l'impiego di più militari rispetto a quelli già presenti in città. Per l'utilizzo "nelle prossime ore, nei prossimi giorni sarà firmato il decreto del presidente del Consiglio", ha detto Renzi.
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Fonte: Il Giorno
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