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Osservatorio Urban Food Polcy Pact Center a Milano

Scritto da Franco Mirabelli, Emilia De Biasi.

Franco Mirabelli, Emilia De BiasiProcedere all'istituzione a Milano, sede Expo 2015, dell'Osservatorio Urban Food Polcy Pact Center, per contribuire all'attuazione degli impegni previsti dalla Carta di Milano, attraverso campagne di sensibilizzazione ed educazione contro gli sprechi alimentari, il monitoraggio degli obiettivi, l'elaborazione di proposte per le istituzioni. E' l'impegno assunto dal governo attraverso un ordine del giorno presentato dai senatori del Pd Franco Mirabelli e Emilia De Biasi e approvato dall'Aula del Senato, in sede di esame del disegno di legge contro lo spreco alimentare.
"La Carta di Milano approvata durante l'Expo - spiega Mirabelli - contiene i principi e gli impegni per un mondo più sostenibile. Durante l'Esposizione è stato anche sottoscritto l'Urban Food Policy Pact, che rappresenta il primo patto internazionale tra sindaci sulle politiche alimentari urbane e rappresenta, insieme alla Carta di Milano, l'impegno a ridurre lo spreco alimentare ad ogni livello, da quello locale a quello planetario. Questi documenti contengono una serie di impegni e di obiettivi la cui attuazione deve essere sostenuta e monitorata dall'Osservatorio, la cui sede naturale - conclude Mirabelli - è a Milano".

Ordine del giorno
Il Senato,
in sede di esame dell'A.S. 2290, recante disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi;
premesso che:
dal 1° maggio al 31 ottobre del 2015 l’Italia ha ospitato a Milano l’esposizione universale dedicata al tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”.
considerato che:
in occasione di Expo 2015 è stata sottoscritta da più di un milione di persone la Carta di Milano, per assumere un preciso impegno in relazione al diritto al cibo quale diritto umano fondamentale e contro gli sprechi;
la Carta di Milano racchiude in sé i diritti e gli impegni per un mondo più sostenibile ed è stata ufficialmente consegnata alle Nazioni Unite;
il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, che trova nello spreco alimentare una delle sue importanti cause, rappresenta una violazione della dignità umana;
tenuto conto che:
in occasione di Expo 2015 è stato altresì sottoscritto l’Urban Food Policy Pact, che rappresenta il primo patto internazionale tra Sindaci sulle politiche alimentari urbane, e rappresenta, insieme alla Carta di Milano, l’impegno a ridurre lo spreco alimentare ad ogni livello, da quello locale a quello planetario;
valutato che:
è necessario avviare un’azione duratura e collettiva, assieme alle cittadine e ai cittadini, alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali, per consentire di vincere le grandi sfide connesse al cibo, partendo dalla riduzione dello spreco, per combattere la denutrizione e promuovere la gestione sostenibile dei processi produttivi, di conservazione, di trasformazione, di somministrazione e di consumo alimentare;
impegna il Governo:
a promuovere, in accordo con le istituzioni locali, l'istituzione a Milan, sede di Expo 2015, l’osservatorio Urban Food Policy Pact Center, al fine di contribuire all’attuazione degli impegni previsti dalla Carta di Milano e dall’Urban Food Policy Pact, ed in particolare al fine di promuove campagne di sensibilizzazione ed educazione volte a ridurre gli sprechi alimentari, effettuare il monitoraggio del mantenimento degli impegni per il raggiungimento degli obiettivi, elaborare proposte per le istituzioni, sostenere i Comuni nella progettazione dei food policy local action plan (piani di azione locale per le politiche alimentari) finalizzati alla riduzione dello spreco.
MIRABELLI, DE BIASI

Intervento in Aula al Senato di Emilia De Biasi: È chiaro che, quando un provvedimento arriva in Assemblea, non tutti l'hanno istruito - succede anche a noi per i provvedimenti delle altre Commissioni - e quindi è normale che non sia per tutti comprensibile il dibattito in corso in questo momento.
Ci siamo trovati, signor Presidente, di fronte a una situazione molto sgradevole, perché si è messa in discussione la leale collaborazione tra i due rami del Parlamento, dal momento che è vero che una parte dell'articolo 15 è estrapolata, di fatto, da un disegno di legge del quale si stavano esaminando gli emendamenti in Commissione sanità. E ciò è assolutamente vero, tant'è vero che abbiamo scelto deliberatamente di inserire questa valutazione nel parere: elemento di solito non rituale, ma a noi è parso che ci fosse un legame forte da evidenziare proprio su questo punto.
Dopodiché ci siamo anche posti un problema: ci siamo chiesti se procedere esattamente come aveva fatto la Camera - cioè in modo lacunoso, e mi prendo la responsabilità di quello che dico - o se demandare non necessariamente a un'indicazione al Governo, ma a un disegno di legge in grado di completare le lacune presenti - un disegno di legge ripreso esattamente dal relatore, senatore D'Ambrosio Lettieri, dalla senatrice Bianconi e dalla sottoscritta - in modo migliore, dal punto di vista della qualità normativa e dei contenuti, rispetto a quanto fatto dall'altro ramo del Parlamento.
Questo è il motivo per cui abbiamo scelto, certo a maggioranza - abbiamo convenuto tutti sui contenuti, ma non, com'è ovvio, sul voto, essendo valutazioni differenti - di esprimere un parere favorevole, in modo da mandare avanti comunque i contenuti relativi al farmaco e alla sua distribuzione secondo quanto scritto nell'articolo 15, riservandoci però una parte di approfondimento nel disegno di legge che rimane comunque in vigore.
Per concludere, questo è il motivo per cui invito a votare l'articolo così com'è, sapendo che comunque la Commissione sanità proseguirà nell'esame del disegno di legge che è già incardinato e che prevede di mettere a posto le cose sicuramente meglio di quanto abbia fatto la Camera dei deputati.
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