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Dopo Expo un modello Londra per Milano

Scritto da Beppe Sala.

Beppe SalaSi dà sette giorni di tempo Giuseppe Sala, neo eletto sindaco di Milano, dopo averla spuntata contro Stefano Parisi, per formare la nuova giunta. Parità tra uomini e donne, promette l'uomo Expo parlando per la prima volta alla città dei suoi piani per il futuro, ora che è arrivato a Palazzo Marino. "Piani - dice guardando lontano - per i prossimi 5-10 anni".
Si sfila abbastanza dalle polemiche nazionali che chiamano il causa Renzi premier e segretario del Pd. "Non so se ho salvato il governo, mi sembra tanto. Certo è stato importante vincere a Milano. Renzi è soddisfatto, dice che la nostra è stata una grande campagna elettorale.

I voti si tirano su con buone idee, ma anche con grande determinazione. E' ammirato da quanto fatto". "La collaborazione più importante sarà con Maroni - spiega - case popolari, trasporti, ambiente e sanità, su questo dovremo confrontarci perché il sindaco è il terminale delle istanze dei cittadini". Il primo incontro istituzionale sarà con l'arcivescovo della città, il cardinale Angelo Scola, poi tutti i rappresentanti di tutte le religioni.
Sala, mentre recupera la voce persa in questi giorni e siede da primo cittadino davanti alla stampa, sottolinea la dimensione internazionale della città, "capace di competere in Europa". Traccia un programma di rilancio forte dell'esperienza dell'Esposizione universale, con un modello chiamato Londra. Dall'altro lato, però, guarda alle periferie, la cui delega vuole tenere per sé. Pisapia? "Non credo cerchi un incarico formale. Ha già detto che vuole unire le anime delle sinistra e credo che questo sia il suo ruolo politico". Un vicesindaco donna? "Ci stiamo ragionando, la tendenza è quella, ma vedremo".
"Entro lunedì prossimo Milano avrà una nuova giunta - dice il neosindaco - mi prendo al massimo sette giorni, ma lavoreremo per fare il prima possibile. Massimo entro lunedì, ma spero di fare anche prima". Un "team coeso" - spiega Sala - e ci sarà "parità uomini donne". Sala intende premiare "chi fra i politici ha corso con successo" e coinvolgere "risorse di alta qualità dall'esterno perché la politica può avere grande contributo da persone che vivono a Milano, conoscono Milano e hanno capacità". "Ascolteremo tutti e poi il sindaco deciderà".
Sala ricorda le tre priorità. Punto uno: "Le periferie - sottolinea - la riqualificazione delle case popolari, voglio tenere la delega perché voglio curare in prima persona questo aspetto". Poi "la politica ambientale, traffico e sostenibilità, con una visone di lungo termine, che collochi Milano al livello più alto tra le città contemporanee. E' elemento fondamentale del loro sviluppo". "Terza questione - aggiunge - quella che più mi porto addosso dopo Expo, è il tema della promozione internazionale, che parta dai grandi successi del 2015. Intendo puntare sull'attrazione di investimenti, attrazione che la città può avere per gli studenti di tutto il mondo grazie alle sue università, attrazione turistica cui dare una attenzione sistematica, si può dire ragionando in termini manageriali. Il modello che ho in mente è Londra".
Fonte: Repubblica.
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