Perché proviamo a salvare una libreria?
Cos’è un libro?
Un libro è, materialmente, un insieme di fogli di carta macchiato con forme regolari di incrosto. Un libro occupa uno spazio fisico: ha un costo di realizzazione ed un prezzo di vendita.
Un libro, però, è anche un sogno, un viaggio.
Un libro, in alcuni casi, può cambiarci la vita: può modificare il nostro modo di pensare, di vedere le cose.
In particolari fasi della nostra vita un libro può diventare un’ancora di salvezza, un appiglio.
Dentro un libro c’è una parte dell’anima di chi lo ha scritto e di chi lo legge, c’è il suo conscio e soprattutto c’è il suo inconscio.
Un libro può avere un potere incredibile ed irripetibile: mobilitare le energie di chi lo legge! Cos'è invece una libreria?
Materialmente è un luogo fisico dove si espone una merce che il gestore compra e rivende, con lo scopo di realizzarne profitto.
Una libreria, però, è anche un luogo dell’anima: un posto dove cercare la chiave per accendere il motore della nostra fantasia; dove trovare la formula magica che ci può rendere leggeri (o pesanti, se vogliamo!), che può trasformare il nostro scheletro in polvere di piume.
Farsi trasportare tra gli scaffali di una libreria è come viaggiare: sfogliare le pagine, leggere qualcosa, accarezzare la carta, sentirne l’odore, farsi catturare dalla scelta di quale sogno percorrere.
Una libreria è il luogo dove si inizia a giocare da bambini, pasticciando tra i libri dei fumetti, e si finisce, da vecchi, quando, per fare i conti con sé stessi e con la propria esistenza, si può trovare sempre un buon compagno cartaceo di viaggio.
E’ questo il motivo per cui la chiusura di una libreria, prescindendo dalle sacrosante questioni di business di chi la gestisce, mette tristezza, restituisce un senso di vuoto e di sconfitta.
La chiusura di una libreria, magari proprio quella vicino a casa propria, ci toglie la possibilità di tornare a lasciarci trasportare tra i suoi scaffali: lì, in quello specifico posto dove lo abbiamo fatto sinora. Ci dà l’amara certezza che, per sognare, dovremo spostarci di qualche chilometro più in là.
La chiusura della “nostra” libreria si porta via un po’ dei sogni che i suoi luoghi ci hanno regalato.
E’ solo e semplicemente questo il motivo per cui, quando chiude una libreria, c’è sempre qualcuno che cerca di fare in modo che ciò non accada. C’è sempre qualcuno che lotta sino alla fine perché la propria possibilità di sognare non si debba spostare di qualche chilometro più in là.
Come fanno i libri con la nostra anima, la chiusura di una libreria ha l’incredibile ed irripetibile potere di mobilitare le energie di chi ne verrà privato!
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