Il linguaggio del ministro Giuli
Articolo di Luca Burgazzi.
Siamo (stati) tutti come il ministro Giuli.
Inutile nasconderci: quando uscivamo dal liceo, con i primi rudimenti di latino e greco, o dall’università, con qualche parola forbita in più, si faceva gara a mostrare questa cultura superficiale per fare scena.
Il problema è che lo facevamo a 19-20 anni e non a 50, e soprattutto non eravamo ministri, ma semplici studenti che venivano poi riportati al mondo reale negli esami.
Capisco che per il nuovo Ministro sia necessario mostrare un minimo di eloquenza, visto il predecessore, ma se avessi parlato così a un esame, avrebbero buttato giù il mio libretto dalla finestra.
Siamo (stati) tutti come il ministro Giuli.
Inutile nasconderci: quando uscivamo dal liceo, con i primi rudimenti di latino e greco, o dall’università, con qualche parola forbita in più, si faceva gara a mostrare questa cultura superficiale per fare scena.
Il problema è che lo facevamo a 19-20 anni e non a 50, e soprattutto non eravamo ministri, ma semplici studenti che venivano poi riportati al mondo reale negli esami.
Capisco che per il nuovo Ministro sia necessario mostrare un minimo di eloquenza, visto il predecessore, ma se avessi parlato così a un esame, avrebbero buttato giù il mio libretto dalla finestra.
