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Non lasciamo che l'odio prevalga

Scritto da Walter Veltroni.

"Penso che la sinistra abbia prestato troppa attenzione alla manovra politica e poca attenzione alla vita reale e concreta delle persone. Finendo per lasciare che il dolore e lo smarrimento, soprattutto degli strati più deboli della popolazione, finissero interpretati dalle semplificazioni estreme". Lo ha detto Walter Veltroni, in un'intervista a La Stampa in occasione dell'uscita del suo nuovo libro.
"Credo che il recupero del rapporto con le persone, il dialogo con la loro vita, debba essere messo davanti alla costrizione di relazioni interne o esterne ai partiti", sottolinea Veltroni. Rispetto al qualunquismo la sinistra "ha un'altra lingua, che non deve perdere", rimarca l'ex vicepremier.
"I problemi delle persone sono la sicurezza, l'ambiente, il reddito, la scuola. Bisogna tornare a parlare delle cose usando il linguaggio della realtà. Quel che la sinistra deve evitare, è di adeguarsi allo spirito del tempo. Di finire per parlare con gli stessi stilemi" è l'invito dell'ex segretario Pd.
Veltroni poi commenta anche la telefonata sul Medio Oriente della leader Dem Elly Schlein alla premier Giorgia Meloni: "Una mossa che ho apprezzato. Ricordiamoci che democristiani e sinistra combattevano gli uni contro gli altri aspramente, ma sul Vietnam marciavano insieme. Giorgio La Pira era democristiano, ma questo non gli impediva di essere contro la guerra americana del Vietnam. Questa finezza è stata sostituita dalla politica dei bastonatori, dei picchiatori, dei semplificatori".

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