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A Baranzate in classe l'80% dei bambini e delle bambine ha origine straniera, lo Ius scholae sarebbe il minimo

Scritto da Luca Elia.

Articolo del Giorno.

“Il dibattito che si è riaperto sul tema della cittadinanza è estremamente attuale. I temi in discussione sono due: dare la cittadinanza ai bambini che hanno frequentato un ciclo scolastico completo, cinque o dieci anni, oppure dare la cittadinanza a chi nasce in Italia.
Io sono favorevole a dare la cittadinanza a chi nasce in Italia, ma, per iniziare, non mi dispiacerebbe neanche vedere diventare italiani i bambini che concludono un ciclo scolastico, senza aspettare 18 anni di età. Tanti dei nostri bambini che frequentano la scuola a Baranzate sono nati qui e sono di fatto italiani. È ora che lo siano anche di diritto, al più presto”.
Non ha dubbi Luca Elia, sindaco di Baranzate, il Comune più multietnico d’Italia, con circa 12mila abitanti, di cui più di 4mila di origini straniere, appartenenti a 83 diverse etnie. Lo “Ius scholae“ che sta animando il dibattito politico potrebbe essere un modo per dare la cittadinanza a centinaia di bambini e ragazzi che studiano nelle scuole baranzatesi. L’istituto comprensivo Gianni Rodari ha un tasso di stranieri tra i più alti in Italia, 3 su 4 sono stranieri. In una scuola materna bambini e bambine stranieri rappresentano il 50%, nell’altra l’80%. Nella primaria l’80% e nella scuola media il 75%.

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