Più sostegno alla rete dei servizi
Addio ai vecchi buoni sociali e voucher tanto cari a Formigoni così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi. Siamo soddisfatti per l’approvazione a larga maggioranza di un nostro ordine del giorno al Piano regionale di sviluppo con cui la Regione si impegna ad archiviare per le politiche sociali questo strumento. Si pone quindi fine all’attribuzione al cittadino in difficoltà di un buono da spendere per l’assistenza domiciliare
e per servizi di riabilitazione presso un gestore di servizi a propria scelta, lasciandolo di fatto solo, e si passa al meccanismo della presa in carico da parte della rete dei servizi.
È l’ammissione che il modello portato avanti sin qui va cambiato. Rispetto a Formigoni è un netto passo avanti. Oggi gli utenti dei servizi alla persona in Lombardia, con un voucher in mano, sono lasciati soli, nel momento del bisogno, nella giungla dei servizi. In questo modo il cittadino in difficoltà verrà preso in carico da parte dei comuni e delle Asl, e sarà accompagnamento verso il servizio più adeguato, con l’attenzione a che le cure fornite siano davvero appropriate.
Testo dell'Ordine del Giorno sui voucher presentato dal PD (file pdf)>>
Commissione Sanità approva all’unanimità mozione per esentare dai ticket anche i disoccupati e inoccupati del 2013, come chiesto dal PD. Si chiede alla Giunta di ovviare al vincolo della dichiarazione dei redditi che, essendo riferita all’anno precedente, impedisce nei fatti a chi perde il lavoro nel corso dell’anno di beneficiare di un diritto già sancito dalla Regione.
Commissione Sanità approva all’unanimità mozione per esentare dai ticket anche i disoccupati e inoccupati del 2013, come chiesto dal PD. Si chiede alla Giunta di ovviare al vincolo della dichiarazione dei redditi che, essendo riferita all’anno precedente, impedisce nei fatti a chi perde il lavoro nel corso dell’anno di beneficiare di un diritto già sancito dalla Regione.
La Commissione Sanità ha approvato questa mattina, all’unanimità, una mozione per impegnare la Giunta a rendere effettiva l’esenzione dai ticket sanitari per tutti i disoccupati.
Come hanno spiegato i relatori Carlo Borghetti (Pd) e Angelo Capelli (Pdl), il documento invita l’esecutivo a superare un cavillo che, nei fatti, impedisce a molti cittadini lombardi di godere di un diritto già garantito dalla Regione, ovvero a chi si trovi a perdere il lavoro nel 2013.
La Giunta ha infatti già precedentemente inserito tra gli esenti dal pagamento (a prescindere dalla situazione reddituale) i cittadini disoccupati iscritti ai centri per l’impiego e i familiari a carico, oltre ai lavoratori in mobilità, quelli in cassa integrazione straordinaria e in deroga o con contratto di solidarietà.
Per farsi rilasciare dalla Asl l’attestazione di esenzione, però, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi che, essendo riferita all’anno precedente, non certifica lo stato di disagio economico di chi si trovasse o si è trovato a perdere il lavoro nell’anno in corso. Da qui la richiesta, se possibile tecnicamente, di trovare una soluzione in tempi brevi.
“E’ importante in questo momento di crisi – ha aggiunto Carlo Borghetti (Pd) - fare il possibile per riconoscere a chi è in stato di disoccupazione un diritto già sancito che è però tecnicamente difficile da certificare per l’anno in corso. Mi auguro che la Giunta riesca a trovare la soluzione anche per coloro che vengano trovarsi in questo stato nel 2013”.
L’esenzione dai ticket sanitari è già garantita a: i cittadini in cassa integrazione straordinaria o in deroga o in mobilità che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione; salariale o indennità, non superiore ai massimali mensili previsti dalla Circolare n. 14 dell’INPS del 30.1.2013 e suoi eventuali successivi; aggiornamenti, ed i familiari a carico, per il periodo di durata di tale condizione; i cittadini cui è stato concesso il contratto di solidarietà cosiddetto difensivo ex art. 1 del D.L. 30 ottobre 1984, n. 726 che percepiscano una retribuzione, comprensiva dell’integrazione salariale, non superiore ai massimali previsti dalla Circolare n. 14 dell’INPS del 30.1.2013 e suoi eventuali successivi aggiornamenti, per la cassa integrazione ed ai familiari a loro carico, per il periodo di durata di tale condizione.