L'utilizzo della villa confiscata
Articolo di Sara Santagostino.
Sabato mattina abbiamo intitolato la villa confiscata alla criminalità organizzata e concessa in uso al comune a Rita Atria.
Rita era una ragazza che ufficialmente si tolse la vita a 17 anni una settimana dopo la strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino; avendo grande fiducia in Borsellino, aveva deciso di collaborare alle indagini su Cosa nostra.
Una scelta che abbiamo deciso di portare alla luce perché si può lottare e scegliere di stare dalla parte dell’onestà, della legalità, della trasparenza. C’è chi sceglie di cambiare e Rita aveva scelto di farlo, nonostante fosse ancora solo 17enne.
Un bene che la nostra città mette a disposizione dei cittadini che hanno, per un periodo limitato, bisogno di soluzioni abitative. Sarà @spazioapertoservizi il gestore dei servizi che si svilupperanno in villa Rita Atria, cooperativa sociale che ha vinto il bando.
Anche questo è un seme nuovo: insieme, son certa, porterà nuovi frutti.
Sabato mattina abbiamo intitolato la villa confiscata alla criminalità organizzata e concessa in uso al comune a Rita Atria.
Rita era una ragazza che ufficialmente si tolse la vita a 17 anni una settimana dopo la strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino; avendo grande fiducia in Borsellino, aveva deciso di collaborare alle indagini su Cosa nostra.
Una scelta che abbiamo deciso di portare alla luce perché si può lottare e scegliere di stare dalla parte dell’onestà, della legalità, della trasparenza. C’è chi sceglie di cambiare e Rita aveva scelto di farlo, nonostante fosse ancora solo 17enne.
Un bene che la nostra città mette a disposizione dei cittadini che hanno, per un periodo limitato, bisogno di soluzioni abitative. Sarà @spazioapertoservizi il gestore dei servizi che si svilupperanno in villa Rita Atria, cooperativa sociale che ha vinto il bando.
Anche questo è un seme nuovo: insieme, son certa, porterà nuovi frutti.
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