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Not in my name, manifestazione islamica contro il terrorismo

Scritto da Rosa Aimoni.

Rosa AimoniHo deciso di scrivere questo articolo per ringraziare personalmente i musulmani d'Italia che hanno partecipato alle manifestazioni contro il terrorismo. Chi non è del tutto a digiuno di nozioni storiche sa che equiparare in toto l'islam al terrorismo non solo è un grave errore valutativo, ma anche una reazione tattica sbagliata, che può solo alimentare le fila del Califfato.
I terroristi non rappresentano la religione islamica, e poco importa se la televisione strumentalizza le reazioni sbagliate da parte alcuni sedicenti appartenenti alla comunità musulmana, i quali, peraltro, non la rappresentano.
Ritengo questi servizi televisivi frutto di una strumentalizzazione politica che sicuramente non serve a risolvere i problemi, ma solo a creare maggior confusione e a diffondere la paura.
Vediamo allora, senza pretese di essere esaustivi, cos'è stato l'Islam nei secoli passati, e quali apporti fondamentali esso abbia fornito alla nostra cultura.
Se guardiamo al Medioevo, possiamo dire che alcuni esponenti della cultura islamica hanno tradotto i testi di filosofi come Aristotele e Platone, mentre, per fare un altro significativo esempio, il filosofo Avicenna ha dato grande impulso alla matematica.
Come ho già sottolineato nella mai presentazione al libro "Islam" del grande regista Roberto Rossellini, e pubblicata su Sololibri, gli studiosi islamici medioevali si distinsero anche in astronomia; scienziati come Alhazen hanno profondamente influenzato Bacone e Keplero.
L'slam, quindi, ha dato un fondamentale contributo alla nostra cultura, sia in ambito filosofico che scientifico. Ma vorrei soffermarmi sulle questioni riguardanti l'interpretazione del Corano. Molto spesso, infatti, l'indebita equiparazione tra Islam e terrorismo viene effettuata attraverso la lettura di alcuni passi del Corano che inneggerebbero alla violenza.
Se si riflette un attimo, testi di un simile tenore sono presenti anche nella Bibbia, nell'Antico Testamento. Il significato letterale di tali testi è stato superato dalla Chiesa mediante un'interpretazione differente, estensiva e allegorica, che tiene conto della storia del Cristianesimo nel suo complesso. Anche all'interno dell'Islam sono presenti differenti correnti interpretative, e quindi diverse letture dello stesso Corano.
La grezza divulgazione di scritti del Corano e l'interpretazione letterale dello stesso si risolvono pertanto in un nonsense, se si vuole davvero conoscere l'islam.
Proprio per questo ritengo che sia fondamentale, unitamente all'adozione di risposte concertante in sede internazionale e finalizzate alla repressione dell'Isis, mantenere vivi il ponte culturale e il dialogo con l'Islam, non quello moderato, ma quello vero, visto che il terrorismo Islam non è.
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