Corridoio umanitario a Gaza
Articolo di Patrizia Toia.
Dopo il primo annuncio da Cipro tre giorni fa, Ursula von der Leyen stamattina in plenaria ha reiterato l’impegno dell’Europa all’apertura di un corridoio umanitario via mare verso la Striscia di Gaza, assieme a Stati Uniti ed Emirati Arabi.
Questo potrebbe finalmente creare un flusso di aiuti umanitari nella Striscia, ed alleviare la catastrofe umanitaria della popolazione civile palestinese. È assolutamente necessario che gli aiuti vengano assicurati in maniera continuativa ed ordinata, non possiamo accettare le scene drammatiche che abbiamo visto negli ultimi giorni con gli aiuti paracadutati dal cielo. Inutile ripetere i numeri dei bollettini che arrivano dalla Striscia ogni giorno, le immagini parlano da sole.
Cibo, medicine, prodotti igienici e sanitari, tutti i prodotti essenziali devono essere garantiti.
La sofferenza della popolazione civile a Gaza non è accettabile, e questo è un primo passo. L'unica cosa necessaria in questo momento resta un cessate il fuoco così che i canali umanitari possano operare con la dovuta sicurezza.
Israele ha diritto di difendersi da Hamas, ma deve farlo nei limiti del diritto internazionale e nel rispetto delle misure ordinate dalla Corte di Giustizia Internazionale per la protezione della popolazione civile.
Dopo il primo annuncio da Cipro tre giorni fa, Ursula von der Leyen stamattina in plenaria ha reiterato l’impegno dell’Europa all’apertura di un corridoio umanitario via mare verso la Striscia di Gaza, assieme a Stati Uniti ed Emirati Arabi.
Questo potrebbe finalmente creare un flusso di aiuti umanitari nella Striscia, ed alleviare la catastrofe umanitaria della popolazione civile palestinese. È assolutamente necessario che gli aiuti vengano assicurati in maniera continuativa ed ordinata, non possiamo accettare le scene drammatiche che abbiamo visto negli ultimi giorni con gli aiuti paracadutati dal cielo. Inutile ripetere i numeri dei bollettini che arrivano dalla Striscia ogni giorno, le immagini parlano da sole.
Cibo, medicine, prodotti igienici e sanitari, tutti i prodotti essenziali devono essere garantiti.
La sofferenza della popolazione civile a Gaza non è accettabile, e questo è un primo passo. L'unica cosa necessaria in questo momento resta un cessate il fuoco così che i canali umanitari possano operare con la dovuta sicurezza.
Israele ha diritto di difendersi da Hamas, ma deve farlo nei limiti del diritto internazionale e nel rispetto delle misure ordinate dalla Corte di Giustizia Internazionale per la protezione della popolazione civile.
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