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Milano, Europa e PD

Scritto da Chiara Braga.

Intervento di Chiara Braga al convegno “Il futuro di Milano tra continuità e innovazione. Idee per un nuovo progetto di città” (pdf).

Ringrazio per l’invito. Ringrazio con particolare affetto Franco Mirabelli.
Sono state dette molte cose nel corso della mattinata. Non sono di Milano ma questo incontro è stato prezioso perché, grazie ad una pluralità di voci, ha dato luogo ad un confronto utile.
Abbiamo davanti scadenze elettorali importanti, sicuramente il tema delle candidature è rilevante ma rischia di distoglierci dalla questione principale: quale progetto mettere in campo, come vogliamo valorizzare quello che viene dalla realtà di Milano rispetto all’appuntamento con le europee.
Le città sono centrali e Milano lo è in maniera particolare.
Credo che le città siano il luogo in cui prima che altrove si manifestano le contraddizioni e le sfide che abbiamo davanti. Nelle città si creano le maggiori diseguaglianze sociali ma sono anche i luoghi di maggior innovazione e sperimentazione perché ci sono risorse, relazioni, possibilità, interazioni che non ci sono in altri contesti. Questo vale, come dicevo prima, soprattutto per Milano in cui c’è l’orgoglio dell’esperienza di governo di questa città ma anche con la consapevolezza di non essere arrivati, di porsi sempre domande, di saper leggere e guardare a fondo anche i limiti e le contraddizioni di quello che succede, di quello che ancora c’è da fare. Il compito del Partito democratico è quello di aiutare a leggere questa profondità e di saper affrontare le criticità presenti per migliorare l’efficacia dell’azione politica e di governo del contesto urbano, di mettere in evidenza quello che ancora manca e saperlo affrontare. Sui temi di cui abbiamo parlato stamattina e in particolare su come rendere inclusiva per tutti la crescita, credo sia la sfida vera che ci attende.
Al di là della narrazione mediatica, i dati mostrano che il Paese si è fermato. Nella Legge di Bilancio, che è stata approvata recentemente in Parlamento, non c’è stata una risposta adeguata ai problemi del Paese. Sono state fatte delle scelte che impattano anche sul governo delle città, e che riguardano non soltanto i tagli ai Comuni ma anche la mancanza di investimenti per esempio sulle politiche per la casa, sull’assistenza, la sanità e la cura, sul trasporto pubblico, sui progetti del PNRR che andavano ad agire sui quartieri urbani più disagiati o strutturalmente degradati. In questo quadro occorre riuscire a partire dalle esperienze positive e virtuose che ci sono nel governo della città di Milano.
Il tema della lotta alla crisi climatica è scomparso completamente dall’agenda politica del Governo e invece va affrontato; in questo senso il ruolo delle città è fondamentale.
Accanto a queste sfide, Milano ne ha una in più: quella di non chiudersi su sé stessa. Milano è una città europea vera e questo impone che chi governa questa città abbia la consapevolezza che ciò che avviene qui ricade su un’area più ampia con la quale ci si deve relazionare, uno spazio che va ben oltre i confini dell’area metropolitana. Questo vale per le politiche del territorio, per i trasporti ma anche per le politiche sociali, in quanto l’azione politica di Milano può indicare la strada da seguire anche alle altre realtà.
C’è poi un ruolo strategico delle città rispetto alla sfida europea. Anche questo è un tema di cui il PD si deve impossessare e deve lavorare alla proposta politica per costruire un’Europa diversa. Qualcosa è stato fatto con le politiche comuni messe in atto durante la pandemia e il PNRR ma tutto ciò non basta. Bisogna evitare che le prossime elezioni europee determinino un arretramento rispetto ai passi in avanti compiuti dall’Europa fino ad oggi. Le discussioni sulla modifica al Patto di Stabilità che vediamo in questo periodo, come altre riguardanti le questioni economiche, rischiano di portarci ad un arretramento. A breve verrà discussa la questione dei flussi migratori. Ci sono molti fronti decisivi che saranno aperti in vista delle elezioni europee ma è importante capire quale sarà il ruolo delle città in queste sfide decisive per costruire un’alleanza positiva. Occorre capire cosa le città possono fare e come l’Europa può sostenere le loro azioni, attraverso un lavoro coordinato con le città, una nuova idea di Europa solidale, accogliente per affrontare le sfide di questo tempo. Su questo il PD deve investire politiche e competenze.
Oggi sono stati discussi anche gli assetti istituzionali della Città Metropolitana ed è giusto che ce ne facciamo carico anche se non è facile lavorare con questo Governo ma l’attenzione da parte del Gruppo PD in Parlamento non mancherà, così come la capacità di confrontarci con gli amministratori.
Il rapporto del partito con gli amministratori è fondamentale. Può essere utile trovare degli strumenti e anche dei luoghi nuovi in cui le voci degli amministratori trovino confronto e sintesi.
Stamattina si è parlato molto anche del PD. Questo momento è stato prezioso. Ci sono stati tanti interventi che spingono anche a ragionare su chi siamo e sulle sfide che abbiamo davanti, compresi il tema del radicamento, della capacità di elaborazione, della partecipazione.
A Milano c’è un terreno politico e culturale che può fare molto, che può essere da stimolo importante al PD nazionale. A Milano il PD ha avuto una capacità di costruire un legame forte con la storia politica e culturale che c’è in questa città ma anche di creare relazione con le realtà sociali presenti, senza delegare ad altri il proprio ruolo.

Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook

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