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Green dovrà essere veramente green

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Avete mai notato, quando acquistate un prodotto, le scritte generiche “rispettoso dell’ambiente”, “naturale”, “biodegradabile” senza alcuna indicazione su quanto effettivamente lo sia? Oppure indicazioni sulla durata o sulla presunta vita di un determinato oggetto?
Ebbene, dopo la votazione in Parlamento sulla Direttiva relativa al greenwashing e ai messaggi ingannevoli tali scritte fuorvianti non potranno più essere più riportate sulle etichette dei prodotti. Verrà anche bloccato il marketing legato a pratiche sleali e ingannevoli e l’obsolescenza precoce dei prodotti.
La Direttiva mira a creare nuove regole relative all’etichettatura dei prodotti, vietando scritte generiche sull'impatto ambientale dei prodotti e regolamentando i marchi di sostenibilità, che dovranno essere basati su sistemi di certificazione creati dalle autorità pubbliche.
Inoltre, saranno vietate anche le indicazioni infondate sulla durata dei prodotti (ad esempio le indicazioni sulla vita di prodotti elettronici e degli elettrodomestici) e gli inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario, le false indicazioni sulla riparabilità e soprattutto le norme sulla garanzia dovranno essere estese in base alla durata effettiva del prodotto.
Ora attendiamo l’approvazione del Consiglio, ma finalmente possiamo dire che in Europa un prodotto “Green” dovrà essere veramente “Green”, garantendo così una maggior informazione e tutela per i consumatori.

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