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Il Governo dimentica famiglie e fragili

Scritto da Marina Sereni.

Articolo di Marina Sereni.

Speravamo che, dopo la pandemia e di fronte alla grande mobilitazione dei sindacati del comparto, la necessità di difendere e aggiornare il Servizio Sanitario Nazionale, nella direzione dell’equità di accesso per i cittadini, dell’appropriatezza delle cure e della valorizzazione del personale, fosse diventato patrimonio di tutti.
Invece, nella notte, al Senato, Governo e maggioranza, hanno bocciato sostanzialmente tutti gli emendamenti principali delle opposizioni sulla sanità: no all’aumento del Fondo Sanitario Nazionale, no ad un piano di assunzioni straordinarie, niente per garantire il diritto alla salute dei più deboli abbattendo le liste d’attesa e potenziando il servizio pubblico, niente fondi per la non autosufficienza.
E così oggi, per la seconda volta in 15 giorni, incrociano le braccia medici, anestesisti e rianimatori, veterinari e dirigenti medici appartenenti a molte sigle sindacali, pur garantendo prestazioni e servizi di emergenza essenziali.
Gli emendamenti del Governo e dei Relatori, incluso quello sulle pensioni, non cambiano affatto il segno della manovra finanziaria sulla tutela della salute: tagli, nessun investimento sulle risorse umane e aumento delle diseguaglianze sociali e territoriali.
Noi, al fianco degli operatori e dei cittadini, continueremo a batterci per una sanità pubblica per tutti, prossima ai bisogni di famiglie e persone, a cominciare dalle più fragili.

Per seguire l'attività di Marina Sereni: sito web

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