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Sicurezza sul lavoro, Pnrr, Trenord, Ambiente

Scritto da Silvia Roggiani.

Articolo di Silvia Roggiani.

Questi i temi affrontati in settimana in Parlamento:
Sicurezza sul lavoro - Mercoledì in Aula sono state discusse le mozioni in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il gruppo del Partito democratico non ha votato la mozione della maggioranza, totalmente insufficiente, mentre abbiamo condiviso con le opposizioni la necessità di chiedere al Governo un intervento urgente per contrastare questa strage senza fine.
Abbiamo chiesto di potenziare le attività di controllo aumentando gli organici e un sistema premiale per le aziende che investono nella sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo sottolineato la necessità di modificare subito il codice degli appalti e di eliminare nei settori più sensibili il ricorso ai subappalti a cascata. Purtroppo spiace constatare che mentre in Italia si continua a morire di lavoro, il Governo Meloni taglia le ore di formazione per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Qui il testo della nostra mozione
5 proposte sul carovita - E’ sotto gli occhi di tutti quanto l’inflazione e il caro vita stia mordendo famiglie e persone. Questa settimana la Segretaria nazionale ha annunciato le proposte dal Partito Democratico. Per affrontare l'incremento del costo della benzina, proponiamo di ridistribuire il surplus di entrate fiscali derivanti dalla vendita di carburanti, destinando immediatamente un contributo di 200 euro alle fasce più vulnerabili e stanziando 1 miliardo di euro per migliorare il trasporto pubblico locale. Per contrastare l'aumento dei canoni di locazione, suggeriamo di sospendere l'indicizzazione degli affitti fino alla fine del 2024. Riguardo alle spese energetiche, proponiamo di rinnovare il finanziamento del bonus sociale per luce e gas e di estendere il regime di tariffa protetta fino alla fine del 2024. Inoltre, intendiamo migliorare l'accesso al trasporto pubblico, intervenire sul costo elevato dei libri di testo e sui servizi di mensa scolastica per gli studenti. Qui trovate le proposte 
PNRR - Questa settimana, le commissioni Bilancio si sono riunite per una serie di audizioni riguardanti lo stato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ovviamente tra i punti toccati c’è stato quello del definanziamento del Governo di opere per 15,9 miliardi di euro. L’audizione della Svimez ha smentito in modo chiaro tutte le rassicurazioni del Governo e le parole del Ministro Fitto, secondo cui tutti gli interventi esclusi sarebbero stati rifinanziati tramite l’uso dei fondi di coesione. Svimez ha sottolineato che il Fondo Nazionale per lo Sviluppo e la Coesione non può essere utilizzato per finanziare progetti esclusi dal PNRR perchè per questo fondo esistono disposizioni normative per cui l'80% delle risorse deve essere destinato alle regioni del Mezzogiorno. Ne parlo in questo post 
Trenord - Regione Lombardia taglia i fondi per l’acquisto di otto treni Caravaggio per Trenord che avrebbero dovuto potenziare l’offerta per i pendolari. Mentre il costo del trasporto pubblico in Lombardia continua a crescere, il servizio non mostra alcun miglioramento rimanendo in uno stato precario che mette a dura prova intere province. Scarse frequenze, cancellazioni, ritardi e disagi caratterizzano un servizio che, purtroppo, rimane in una situazione critica. È necessario un aumento degli investimenti e adottare una visione che ponga il trasporto pubblico al centro delle priorità. Anche perché parliamo di un territorio tra i più inquinati d'Italia.
Ambiente - La Lombardia è una delle regioni europee più colpite dall'inquinamento ambientale, ma il governo guidato da Fontana e la destra continuano a ostacolare il progresso verso uno sviluppo sostenibile. Qui le emissioni di sostanze inquinanti nell'aria possono essere fino a cinque volte superiori rispetto alla media europea. Esistono politiche alternative a quelle di Fontana che hanno dimostrato di funzionare. Ad esempio, l'Emilia Romagna ha reso gratuiti gli abbonamenti per il trasporto pubblico per gli studenti. Invece di replicare iniziative simili, la Lombardia sceglie di inveire contro l’Europa, stigmatizzando la direttiva come "ideologica e irrazionale". E’ ora che la nostra regione si confronti con le grandi regioni europee in termini di standard di vita e servizi di qualità, adottando una visione più lungimirante e abbracciare il cambiamento verso uno sviluppo sostenibile.

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