Stampa

La strada dell'accoglienza

Scritto da Piero Fassino, Giorgio Gori.

"Nel presentare i 10 punti della Commissione europea per l'emergenza migranti, la presidente Ursula von der Leyen ha collocato al primo posto due scelte: corridoi umanitari per chi necessita di asilo e protezione e canali di ingresso legale per chi ricerca lavoro e vita dignitosa. Due priorità che, se assunte dal governo italiano, rappresenterebbero finalmente un cambio di strategia". Lo scrivono, in un commento su Repubblica, il deputato del Pd Piero Fassino e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
"Nell'affannoso tentativo di 'bloccare le partenze' il governo Meloni, infatti, fino ad oggi ha affrontato l'emergenza migratoria con promesse elettorali dissoltesi per manifesta irrealizzabilità - il blocco navale, la chiusura dei porti - e scelte securitarie quali il contrasto all'azione di soccorso delle Ong, la stretta nelle procedure di riconoscimento, il fallimentare accordo con la Tunisia (soldi in cambio di contenimento), la detenzione fino a 18 mesi nei Centri per il rimpatrio", ricordano Fassino e Gori.
"La prima sfida da affrontare", insistono, è invece "quella di 'svuotare' i flussi irregolari". "Per questo servono corridoi umanitari e canali d'ingresso legali", spiegano. Così come "altrettanto essenziale è l'attivazione di canali legali di ingresso per chi cerca lavoro".
Secondo Fassino e Gori, "integrazione vuol dire una cosa ben diversa dell'attuale caotico sistema di accoglienza, ormai ridotto alla sola fornitura di vitto e alloggio". "Richiede percorsi di formazione linguistica e professionale, inserimenti lavorativi e tutele sociali: esattamente ciò che, insieme al coinvolgimento dei Comuni, caratterizza il Sistema accoglienza integrazione (Sai), che il governo con il Decreto Cutro ha precluso ai richiedenti asilo", precisano.
"Naturalmente, concludono, "anche una corretta gestione della migrazione legale non è risolutiva del destino del continente africano che entro la fine del secolo approderà a 4 miliardi di abitanti. Cifra che dice come non ci sia alternativa ad una azione per lo sviluppo dei Paesi da cui originano i flussi migratori. Ma in Italia siamo fermi alle parole: il Piano Mattei è una scatola vuota senza progetti e finanziamenti. L'Europa a sua volta balbetta, prigioniera degli egoismi nazionali. Ed è anche su questo che va incalzata".

Articolo di Piero Fassino e Giorgio Gori pubblicato da Repubblica (PDF).

Articolo di Piero Fassino pubblicato da Il Foglio (pdf).
Pin It