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Palazzo Marino: al via il piano casa per una Milano più inclusiva

Scritto da Beatrice Uguccioni.

Articolo di Beatrice Uguccioni pubblicato da Zona Nove.

Milano, la vibrante capitale economica d’Italia, è una città che brilla nel panorama nazionale, che attrae migliaia di persone per le sue opportunità di lavoro, la cultura effervescente e uno stile di vita cosmopolita.
Tuttavia, negli ultimi anni, una nota discordante ha iniziato a farsi sentire: Milano sta diventando sempre più una città difficile da affrontare, rischia di essere respingente per molti. La carenza di alloggi accessibili e gli elevati costi degli affitti stanno mettendo a dura prova famiglie, lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, anziane e anziani che desiderano fare di Milano la loro casa. Vivere a Milano dovrebbe essere un obiettivo realistico per chiunque e, invece, non lo è più da qualche anno. È necessario, dunque, affrontare queste sfide con ancora maggiore determinazione e saggezza. E il Comune sta cercando di fare la propria parte, anche coinvolgendo altre Istituzioni e il mondo dei privati e proprietari di casa. Da un lato c’è l’housing sociale che va ulteriormente potenziato, dall’altro lato c’è la questione delle case popolari vuote, che sono più di cinquemila su un patrimonio complessivo di 28 mila, se consideriamo solo quelle di proprietà del Comune e gestite da MM. Per affrontare questa situazione critica, il Comune, in particolare l’Assessorato alla Casa, ha delineato alcune soluzioni chiave. Innanzitutto, c’è il piano casa che, prima della pausa estiva, è stato presentato in Consiglio Comunale. Questo piano, che copre i prossimi tre anni, mira a fornire alloggi popolari vuoti agli inquilini disposti a occuparsi della ristrutturazione in cambio di un abbassamento del canone. Si inizia con 300 appartamenti come test, ma l’obiettivo è espandersi seguendo modelli di successo. Un altro passo importante è rappresentato dall’apertura alla collaborazione con la Regione. L’obiettivo è rendere la casa parte integrante del sistema di welfare aziendale, mettendo a disposizione appartamenti da ristrutturare a prezzi accessibili per coloro che non possono permettersi gli elevati prezzi di mercato. L’obiettivo comune tra il Comune e la Regione è quello di raggiungere affitti zero nel settore pubblico il prima possibile. Si tenga conto che tra gli ostacoli che rendono gli alloggi ancora più inaccessibili, in particolare per gli studenti, ma non solo, ci sono gli affitti brevi, spesso praticati per scopi turistici. Sebbene il turismo sia importante per l’economia della città, è cruciale trovare un equilibrio tra questa attività e il bisogno di alloggi per i residenti. È oltremodo importante una regolamentazione in questo settore e sono urgenti e necessari interventi legislativi. Senza un’azione concreta, il numero di appartamenti messi in affitto su piattaforme come Airbnb continuerà a crescere, privando gli studenti di preziose opportunità abitative. In conclusione, Milano è una città in crescita, ma la sua crescita deve essere inclusiva. Il problema degli alloggi rappresenta una sfida cruciale, ma con l’impegno e la collaborazione tra le Istituzioni locali, regionali e gli operatori del settore, è possibile creare un futuro in cui Milano sia una città accessibile per tutti. L’obiettivo è quello di rendere Milano una città in cui il sogno di vivere e studiare non sia più un lusso per pochi, ma una realtà per tutti.

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