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In memoria di Marcinelle, no a barriere e respingimenti

Scritto da Elly Schlein.

"L'8 agosto 1956, un tragico incidente in miniera ha tolto la vita a 262 minatori, di cui 136 italiani, in Belgio. Da allora Marcinelle è diventato il simbolo del sacrificio dell'emigrazione italiana nel mondo e, più ancora, del lungo percorso di lotte sociali per la dignità del lavoro. Nella commemorazione dei 67 anni di quella catastrofe, Marcinelle è stata uno spartiacque nel cammino verso la creazione di un'Europa sociale con diritti comuni a tutti i lavoratori e le lavoratrici". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
"Proprio i lavoratori italiani all'estero divennero in qualche modo i primi veri cittadini europei, e furono i primi a muoversi per lavoro verso Germania, Svizzera, Belgio, Francia. Non esisteva il concetto di mobilità, l'idea di cittadinanza comune non era nemmeno agli albori. Eppure, proprio a partire dai sacrifici e dalle battaglie che fecero si è progressivamente creato lo spazio comune di diritti sociali e politici. Occorre ricordare Marcinelle proprio perché la storia di quella tragedia rischia di essere dimenticata nel suo senso più profondo: ricordare Marcinelle oggi è un modo per lanciare un messaggio all'Europa affinché si recuperi la dimensione della solidarietà sociale e politica", sottolinea.
"Accoglienza, libertà di movimento dei lavoratori, portabilità dei diritti sociali: è proprio attorno a queste sfide che si muovono oggi gli assi del conflitto politico interno alle società europee. La memoria di quelle morti impone scelte coraggiose ispirate alla solidarietà piuttosto che respingimenti e barriere dettate da egoismi nazionalistici. Una delegazione del Partito Democratico parteciperà alle commemorazioni e deporrà una corona alla presenza delle autorità belghe ed italiane. Saremo presenti per onorare i morti della miniera e per ribadire oggi che lasciare il proprio paese d'origine per cercare un futuro più dignitoso non può significare perdere la vita", conclude.
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