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Servono 7 miliardi per la sanità

Scritto da Beatrice Lorenzin.

''Il primo intervento di controllo della spesa nel Sistema sanitario nazionale è stato sul blocco del turnover del personale, introdotto nel 2006, anno in cui è stata emanata la finanziaria per il 2007 che disponeva i primi blocchi a partire dal 2008, la madre di tutti i problemi che noi abbiamo a oggi. Sempre nel 2008 viene introdotto il controllo della spesa farmaceutica. Due provvedimenti figli della riforma del 2001 sul Titolo V. Ricordiamo che le regioni erano quasi tutte commissariate e la spesa sanitaria non era più sostenibile". Lo ricorda in aula Beatrice Lorenzin, senatrice e vice capogruppo del Partito democratico a Palazzo Madama.
"Abbiamo bisogno di rispondere alle nuove sfide della salute pubblica - continua l'ex ministra della Salute -, come il progressivo invecchiamento della popolazione, abbiamo bisogno della riforma del personale, di non far emigrare i nostri professionisti, il nostro capitale umano, le nostre eccellenze, abbiamo bisogno di rendere attrattivo il nostro sistema, abbiamo bisogno di pagare i debiti delle Regioni per poter garantire i Lea ai cittadini, abbiamo bisogno di riformare la prevenzione, per evitare nuovi virus, nuove crisi, ma soprattutto per passare dalla medicina di cura a quella di prevenzione; abbiamo bisogno di una riorganizzazione dei sistemi territoriali". "Per dare queste risposte ai cittadini ci vogliono 7 miliardi, che sembrano tantissimi, ma non lo sono se si pensa che questo investimento garantisce valore, economia, produttività, benessere e pace sociale per le nostre popolazioni. Allora troviamoli nella legge di bilancio. Non dobbiamo trovarli tutti quest'anno, avviamo un percorso insieme, ma mettiamolo come priorità. Cambiamo gli occhiali con i quali abbiamo guardato alla sanità nel nostro Paese, guardiamola come un grande investimento per il benessere, per l'economia e la sicurezza del Paese", conclude Lorenzin.
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