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Mezzi Pesanti, obbligo di sensori per angolo cieco

Scritto da Arianna Censi.

Articolo di Arianna Censi pubblicato da Cooperazione & Solidarietà.

Dopo i tragici incidenti che hanno coinvolti tre ciclisti e cicliste milanesi con epiloghi infausti, ci siamo impegnati con la città a fornire, nel minor tempo possibile e con le maggiori prospettive di successo, una soluzione.
E abbiamo deciso di anticipare, a Milano, la norma europea che prevede l’obbligo di dotare di sensori di rilevamento ed allarme dell’angolo cieco tutti i mezzi pesanti di nuova omologazione già dal 2022 e dal 2024 tutti quelli di nuova immatricolazione.
Per raggiungere questo obiettivo ci siamo confrontati con le associazioni di categoria interessate e abbiamo trovato un atteggiamento positivo e costruttivo.
L’ipotesi su cui stiamo lavorando è quella di associare la nuova norma ad Area B e al complesso sistema di registrazione dei mezzi circolanti che è già attivo e implementabile nel corso del tempo.
L’orientamento, a fronte di una mancanza di normativa nazionale, è quindi quello di legare l’obbligatorietà del sensore per i veicoli, o complessi di veicoli, con lunghezza superiore 12 metri negli orari in cui è attiva la disciplina della ZTL.
Dal 25 febbraio 2019 i veicoli con lunghezza superiore ai 12 metri per ottenere la deroga al divieto di accesso e circolazione devono obbligatoriamente registrarsi al servizio on-line Area B accessibile dal Portale Internet del Comune di Milano.
A sistema ad oggi risultano registrati circa 13mila veicoli.
È ovvio che una normativa del genere deve trovare anche un mercato pronto a rispondere alle domande che arriveranno.
Per questo un’altra delle possibilità allo studio, per dare tempi certi, ma offrire anche la possibilità a tutti di adeguarsi, è quello di legare l’ingresso in Area B alla certificazione dell’acquisto del sensore, nel caso ci fossero ritardi nella produzione.
L’Amministrazione comunale si è impegnata nel corso dell’incontro a inviare ai presenti al tavolo una proposta, affinché tutti possano contribuire con suggerimenti o approfondimento sulla questione, per arrivare, con la collaborazione di tutti, ad una versione definitiva tra qualche settimana.
Io penso che la nostra città sia in grado di anticipare, grazie alla sua competenza e alla collaborazione del mondo imprenditoriale, una norma capace di venire incontro alle esigenze di una mobilità complessa di una grande metropoli come Milano.

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