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La scomparsa di Berlusconi

Scritto da Edoardo Pivanti.

Articolo di Edoardo Pivanti.

Non possiamo liquidare la scomparsa di Berlusconi né con un semplice (seppur doveroso) rispetto umano né tantomeno con agiografie ante litteram o commenti di totale disprezzo.
Sono sempre stato dall'altra parte rispetto a lui, sia come idee politiche sia come comportamenti, e sono profondamente convinto che la mutazione genetica della politica italiana sia stata in buona parte una sua responsabilità, soprattutto in negativo.
Però la prima domanda che mi è venuta in mente è stata: "E mo'?". Ed è lì il nocciolo. La sua creatura politica, Forza Italia, è anch'essa un'anomalia politica nel centrodestra, perchè ha sempre preteso di occupare uno spazio al centro senza avere quella tensione centrista in senso europeo, tant'è che non ha mai rappresentato in senso compiuto una forza popolare alla PPE. Anzi, spesso diverse tensioni legate al PPE in Italia han trovato spazio a sinistra proprio perchè a destra è arrivato lui.
Che ne sarà di quella creatura? È già iniziata da tempo un'erosione da parte dei colleghi della sua coalizione, ora verrà portata a termine definitivamente? Inoltre, il consenso di Forza Italia si è retto anche sulla forza economica del suo fondatore, ora quella forza economica continuerà o chi prenderà le redini di quell'enorme fortuna economica deciderà di investirla in altro?
Sta di fatto che non c'è in Forza Italia oggi un personaggio che dal punto di vista mediatico possa reggere quanto ha retto lui. E per come è diventata la politica oggi in Italia, con la mediaticità che predomina rispetto al contenuto, è un problema da non sottovalutare.
E se, ora entriamo nella fanta(non tanto)politica, qualcuno di nuovo (o magari non tanto nuovo), che magari non era lì in quel campo, occupasse quello spazio dandosi finalmente una connotazione chiara in senso popolare-europeo?
Tutti comunque sono scenari dove la sensazione di "banchetto" per spartirsi le spoglie di quello che è rimasto è molto alta...e un po' di dispiacere umano pensando a questa scena viene.
Sta di fatto che per tanti anni è stato il nostro avversario, e andava bene così perchè il quadro era chiaro e netto. "Non così, non come lui", e in alcuni anni quell'avversario netto è mancato. Oggi volendo ci sarebbe, ma un pezzo di noi si è perso.
Sta di fatto che alla fine, un cordoglio è opportuno, per un uomo che ha condizionato la politica italiana. Non come speravamo noi, ma l'ha fatto e gli va riconosciuto nelle analisi.
E, se dovesse arrivare un nuovo Berlusconi, saremo comunque a lottare dall'altra parte.

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