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La riforma del processo penale

Scritto da Ezio Casati.

Ezio CasatiIn questi giorni, alla Camera, è stato approvato un disegno di legge - attualmente passato al vaglio del Senato - sulle modifiche da apportare al codice penale e di procedura penale per rendere il sistema giudiziario più efficiente. La norma, in sintesi, intende perseguire l'obiettivo di snellire il processo penale. La semplificazione delle procedure - senza intaccare le garanzie difensive dell'imputato e i diritti delle parti - porterà ad una riduzione della durata dei processi e alla realizzazione del giusto processo.
Lo scopo della legge - che si inquadra correttamente con altre disposizioni già varate in questa legislatura - consente all'intero sistema di migliorare a totale vantaggio dell'intero sistema giudiziario, dei cittadini e dei carichi di lavoro delle procure e dei tribunali. Uno dei temi centrali di questo dl - che contiene numerose deleghe affidate al Governo - saranno le intercettazioni. Niente legge bavaglio - come spesso si enfatizza nel dibattito presso l'opinione pubblica - ma solo una regolamentazione di uno strumento importante e delicato. Il Governo dovrà predisporre delle norme per evitare la pubblicazione di conversazioni irrilevanti ai fini dell'indagini e riguardanti persone estranee ai reati ipotizzati. Non sono previste restrizioni sui reati intercettabili, ma si vuole solo evitare quelle pubblicazioni inutili, spregiudicate e dannose per chi collegato all'intercettato. Nella delega non sono previste pene carcerarie a carico dei giornalisti.
Altri elementi centrali di questo disegno - che contiene inoltre una delega al Governo sul riordino della gestione penitenziaria - sono:
- l'estinzione del reato se prima del procedimento avviene la riparazione del danno;
- l'ampliamento dei diritti della parte offesa. Dopo 6 mesi dalla denuncia la parte lesa può conoscere l'avanzamento dell'iter;
- il rinvio a giudizio o l'archiviazione dovranno avvenire entro 3 mesi (più 3 mesi ulteriori nei casi complessi - 12 mesi per reati di mafia e terrorismo);
- riforma delle impegnazioni. I motivi per ricorrere in appello saranno più rigorosi evitando così ricorsi capziosi o cavillosi.
Sempre nel dl vengono aumentare le pene per i reati di furto in abitazione (3-6 anni); furto aggravato (2-6 anni) e furto semplice (4-10). Il voto di scambio politico-mafioso passerà dagli attuali 4-10 anni a 6-12 anni di carcere.

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