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Arroganza e assenza di visione

Scritto da Piero Fassino.

Articolo di Piero Fassino.

Le università italiane sono diventate in poche ore vaste tendopoli di studenti in lotta contro la decisione del governo di cancellare con un tratto di penna 330 milioni di euro destinati a calmierare il caro-affitti. Una protesta giusta che ha costretto il governo - smentendo le surreali accuse del Ministro della pubblica istruzione a Sindaci e studenti - a recuperare 660 milioni del PNRR per primi interventi.
Soluzione nell'immediato utile, ma non ancora strutturale. Quel che serve è inserire permanentemente nel bilancio dello Stato uno stanziamento sia per interventi di sostegno e sia per un piano nazionale di costruzione di student house in grado di soddisfare le esigenze di una vasta popolazione studentesca. Garantire il diritto allo studio significa offrire a chi studia condizioni dignitose di vita.
Ma questa vicenda è significativa di come la destra sta gestendo il Paese, con arroganza, accrescendo insicurezza e precarietà, e, senza una visione e un progetto per l'Italia.
Sei mesi di azione governativa ne hanno dato ampia dimostrazione.
Si guardi il Documento di Economia e Finanza (DEF): riduzione delle risorse per la sanità e per la scuola, vuoto di provvedimenti per sostenere famiglie e persone fragili, soppressione dell'opzione previdenziale donna, nulla su politica industriale e promozione delle imprese, nessuna risposta alle richieste dei Comuni (di tutti i colori politici).
Si annunciano provvedimenti sul lavoro che accrescono precarietà e insicurezza e si riducono fortemente i sostegni ai senza-lavoro. Si vara una riduzione degli oneri contributivi (cuneo fiscale) transitoria e inferiore alle riduzioni precedenti e si prepara una riforma fiscale che penalizza i redditi bassi e medi a vantaggio dei redditi alti. L'emergenza climatica viene liquidata con sufficienza e manca totalmente una strategia per la transizione energetica. Per non parlare dell'immigrazione affrontata con un approccio securitario e emergenziale che si è dimostrato del tutto inefficace, stante che gli sbarchi sulle nostre coste sono in costante crescita. Cosi come in modo discriminatorio e oscurantista si vogliono negare essenziali diritti civili per le persone e per le famiglie.
E si è aperto con molta enfasi un cantiere di riforme istituzionali il cui unico obiettivo è in realtà l'elezione diretta del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio (sistema quest'ultimo che non esiste in nessun paese democratico) stravolgendo il carattere parlamentare della nostra Repubblica, senza accrescere di un millimetro la efficienza dello Stato. Stravolgimento che riguarda anche l'autonomia regionale - in sé una cosa seria - che nella proposta di Calderoli e Salvini si trasforma in un sistema anarchico di indipendentismi regionali.
E, infine, l'arroganza di questa maggioranza si vede nella brutale occupazione delle istituzioni pubbliche: si commissariano enti come INPS e INAIL senza nessun rispetto per le competenze di chi li dirige e ci lavora; si cambia l'età pensionabile dei dirigenti pubblici per poterli rimuovere con portaborse fedeli; si travolgono gli assetti Rai per piegare l'informazione ai voleri di chi governa. E così ogni giorno si umiliano competenze e professionalità.
Si dirà: "è la destra, bellezza". Certo, e nessuno nutriva illusioni. Ma si deve essere consapevoli di quali prezzi paga il Paese e dei rischi a cui è esposta la società italiana.
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