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Da segretaria ricostruirò la sinistra

Scritto da Elly Schlein.

"Siamo convinti che la partecipazione straordinaria che abbiamo visto da Sud a Nord in questo viaggio attraverso il Paese, si manifesterà anche alle primarie, ci permetterà di vincere, di cambiare il Partito Democratico per contribuire poi a costruire l'alternativa alle destre che serve in questo Paese". Lo afferma Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, in una intervista a Fanpage.it
"Siamo molto soddisfatti di come è andata la prima fase di questo congresso all'interno dei circoli - sottolinea -. Partivo da outsider a dicembre, e in tempi molto rapidi siamo riusciti a costruire una rete trasversale di consenso anche dentro al partito, con dei risultati sorprendenti in alcuni territori".
"La destra ha vinto le elezioni, è andata al governo, fa la destra. Noi dobbiamo costruire la sinistra che è mancata in questi anni, che le persone non hanno più riconosciuto. Dentro l'astensionismo, che è il dato più forse doloroso e drammatico di questa tornata, noi abbiamo visto, anche a settembre, che la maggioranza delle persone che rinunciano al diritto al voto sono le persone che hanno i redditi più bassi, questa è una vera crisi della democrazia".

"Io credo che noi proporremo alle altre opposizioni battaglie comuni, il salario minimo, il congedo paritario, la lotta contro l'emergenza climatica, questioni concrete su cui è doveroso fare uno sforzo insieme, in Parlamento e anche nel Paese. Perché sarebbe irresponsabile continuare, dopo questi esiti elettorali, a fare la gara per un punto in più o in meno nei sondaggi, anziché collaborare su battaglie comuni per fare un'opposizione anche più efficace. E questo credo che ce lo dobbiamo porre non soltanto noi come Partito Democratico, ma se lo devono porre come tema anche le altre opposizioni, per tornare poi a vincere". Lo afferma Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, in una intervista a Fanpage.it.

Video dell'intervista

"Voglio essere molto netta: ci sono stati episodi di irregolarità circoscritti in alcuni territori, da noi denunciati con forza e vigore. Spero che le altre mozioni si impegnino a fondo come noi per un voto regolare ai gazebo". E' quanto afferma la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein, intervistata dal Fatto Quotidiano, parlando dei "signori delle tessere".
Rispetto a Bonaccini, dice Schlein, "io punto a sanare le fratture con il mondo del lavoro, l'accoglienza, il terzo settore, la scuola. A partire dal contrasto alla precarietà: non credo basti la ricetta della terza via. Nel 2015 è stata scellerata la scelta del Pd di liberalizzare i contratti a termine, con i decreti Poletti e poi il Jobs Act. Io ero in piazza con la Cgil. Gli altri non li ho visti. Bisogna limitare i contratti a termine, spazzare via i contratti pirata, fissare il salario minimo. E ragionare sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e sulle nuove tutele del lavoro digitale".
Rispetto alle alleanze "ci sono punti di contatto importanti col M5s, a partire dalla difesa del Rdc e dalla battaglia per il salario minimo". La accusano di avere dietro i vecchi big del partito, ma lei ribatte: "La mia candidatura ha sparigliato le correnti. L'unica che resta in piedi è quella degli ex renziani, che sostiene Bonaccini. Sono contro la logica della cooptazione, sono felice di aver avuto un supporto trasversale".

Intervista del Fatto Quotidiano.



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