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Nel PD deve cambiare tutto

Scritto da Dario Franceschini.

"Schlein ha 37 anni e tutte le caratteristiche culturali e personali per essere la leader del Pd in questo tempo nuovo. La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito ai vari livelli, dalla fondazione nel 2007 ad oggi, ed ora è giusto che lasci il passo". Lo dice Dario Franceschini, ex ministro e parlamentare del Pd, in un'intervista al Corriere della Sera. E sottolinea: "Schlein rappresenta la sinistra moderna, non c'è niente in lei del vecchio armamentario ideologico del 900".
Per Franceschini, "dopo la pandemia e la guerra in Ucraina stanno cambiando tutti i punti di riferimento attorno a noi. In Europa, nel rapporto tra Stati e mercati, tra economia e ambiente, tra era digitale e diritti. Solo generazioni nuove possono capire e interpretare veramente questa stagione".
"In questo momento - riflette Franceschini - il Pd non ha bisogno di continuità e tranquillità ma di un punto di frattura. Purtroppo mi pare che la tentazione prevalente sia ancora un passo più indietro: cambiare poco perché non cambi niente. Altro che gattopardismo, Schlein deve cambiare tutto: gruppi dirigenti, abitudini, rendite di posizione, respingendo compromessi al ribasso, anche se a proporglieli fosse uno di noi che la sosteniamo".
Quanto al rapporto con Conte e il M5s, l'esponente dem spiega: "Noi abbiamo iniziato il rapporto con i 5Stelle che loro erano ancora una forza populista che era stata alleata con la Lega sovranista. Il percorso che hanno fatto con il Conte 2 e con il sostegno a Draghi li ha portati a spostarsi politicamente nell'area della sinistra".
E aggiunge: "Sono venuti nel nostro campo, anche grazie a noi, e questo politicamente è un risultato. Dopodiché è naturale che stando così le cose si crei una competizione più diretta tra noi e loro. Ma può essere virtuosa. E sono convinto che Schlein da questo punto di vista sia molto competitiva con i 5Stelle".

Intervista del Corriere a Dario Franceschini»

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