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Meglio tardi che mai

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Dopo tanti rinvii, dopo tanti ritocchi è arrivata la proposta sul price cap varata a maggioranza. l’Italia ricordi bene che alla fine la Germania ha accettato mentre Ungheria, (sì, proprio l’"amica" Ungheria), Austria e Paesi Bassi, ostili fino alla fine, si sono astenuti.
È una proposta un po' tardiva perché sarebbe servita e sarebbe stata preziosa nei momenti delle fiammate dei prezzi, tuttavia può essere utilizzata in futuro e soprattutto costituisce sicuramente un deterrente ai giochi speculativi al rialzo.
È una proposta non troppo ambiziosa, ma migliore dell'ultima ipotesi girata qualche settimana fa: si fissa a 180 euro il tetto che, con determinate condizioni, può far scattare le misure di contenimento e infine si comincia a controllare la correttezza e la trasparenza della borsa di Amsterdam, il TTF, dove avviene la maggior parte degli scambi.
Accanto al tetto c’è la decisione sugli acquisti comuni e l’impegno a target più alti per le rinnovabili, con un "giro di vite" forte sui tempi dei permessi e delle autorizzazioni per gli impianti.
Insomma, lentamente e realisticamente, l’Europa si muove anche sul tema più caldo di tutti della lotta al prezzo dell’energia.

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