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L'aumento del costo dei biglietti non è più rinviabile

Scritto da Arianna Censi.

Articolo di Arianna Censi.

Scatterà il 9 gennaio, solo su biglietti singoli e titoli occasionali e settimanali, l'adeguamento Istat per il trasporto pubblico locale milanese. Resta invariato il prezzo degli abbonamenti urbani mensili e annuali, così come le agevolazioni previste dal Comune di Milano.
Il biglietto ordinario Atm (ovvero Mi1 - Mi3, valido per viaggiare a Milano e in tutti i comuni compresi nella zona tariffaria Mi3) passerà da 2 a 2,20 euro; il carnet dieci corse da 18 euro a 19,50 euro; il giornaliero da 7 a 7,60 euro; il biglietto valido per tre giorni da 12 a 13 euro. Non subiranno alcuna variazione i prezzi degli abbonamenti urbani mensile e annuale: tra gli altri, ad esempio, rimarrà a 39 euro quello ordinario mensile e a 330 euro quello ordinario annuale. I biglietti acquistati con la vecchia tariffa saranno validi per 60 giorni dopo l'entrata in vigore dell'adeguamento tariffario, quindi fino al 10 marzo 2023.
L'aumento dei titoli di viaggio occasionali e settimanali è stato deliberato dall'Agenzia di Bacino lo scorso 26 agosto, ma l'amministrazione comunale ha deciso di non procedere all'adeguamento tariffario fino alla fine del 2022, compensando con fondi propri le perdite del sistema. "L'adozione di questo provvedimento - spiega Arianna Censi, assessore alla Mobilità – ha comportato per il Comune un notevole sforzo per il reperimento di risorse straordinarie.
Purtroppo la manovra tariffaria non è più rimandabile, soprattutto per il costante impegno economico profuso per la realizzazione di nuove linee metropolitane, a fronte del quale non interviene un adeguato incremento di risorse da parte dei trasferimenti regionali".

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