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Dateci una mano per la ricostruzione

Scritto da Elly Schlein.

"Sul percorso per il congresso, l'invito è a continuare a manifestarci la voglia di dare una mano per questa ricostruzione, che metta al centro una visione che tiene insieme la giustizia sociale e come possiamo contribuire a ritrovare un equilibrio con il pianeta". Questo l'appello alla partecipazione che Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico, lancia da Bologna, parlando con i cronisti a margine del primo incontro pubblico dell'associazione Rosa Rossa.
E mentre arriva la conferma che l'ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna lunedì prenderà la tessera del partito, anche se non si sa ancora dove, Schlein rinnova il suo invito a mobilitarsi in vista di "una bella sfida, che sarà partecipata e plurale" ricordando che "ci si può iscrivere al sito partedanoi.it", che riprende nel nome lo slogan scelto per la sua campagna. Quanto al convegno di questa mattina, "a cui- precisa la parlamentare- sono stata invitata prima di formalizzare la mia candidatura", Schlein osserva che "è un bel luogo trasversale di confronto che oggi, nella Giornata internazionale dei diritti umani, ha messo in evidenza come, in questi anni, abbiamo dovuto ripensare il tema di come garantire i diritti in una società che cambia". Ad esempio, spiega, "io ho parlato di come l'innovazione tecnologica favorisca le vite e i processi produttivi, ma non possiamo permettere che produca antichissime forme di sfruttamento del lavoro". Sul punto, chiosa, "abbiamo bisogno di scrivere le nuove tutele del lavoro digitale: Bologna ha fatto questo sforzo con la Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori digitali, ma dobbiamo farlo anche a livello nazionale, altrimenti si creano delle sacche di lavoro precario non tutelato e non pagato, e nel 2023 non è accettabile".
Serve poi, secondo Schlein, anche "un salto avanti nei diritti in una società che si trasforma", e in quest'ottica "si è parlato di sanità pubblica, di difesa dei beni pubblici essenziali e universali come l'istruzione e anche di come non basti più il livello nazionale per contrastare la grande evasione ed elusione fiscale delle multinazionali".
Anche quest'ultimo punto, sottolinea la candidata alla segreteria del Pd, porta con sé un tema "di diritti negati, non solo alle persone che si vedono sottrarre risorse fondamentali per i servizi, ma anche alle piccole e medie imprese che, a differenza delle multinazionali, non hanno accesso a questi schemi elusivi che si insinuano tra le differenze dei 27 sistemi fiscali europei".

Uunire lotte clima, migranti, donne, lavoratori Serve nuovo modello: no più tasse a fabbrica matite che a big company
"Se vogliamo ribaltare quel modello che insieme sfrutta in modo insostenibile le risorse naturali e al contempo genera, alimenta e si nutre di diseguaglianze, l'insegnamento" portato avanti dalle "mobilitazioni di questi anni delle nuove generazioni" è che "bisogna unire queste lotte, come fanno coloro che si mobilitano per il clima che abbiamo incontrato qualche settimana prima a manifestare in solidarietà ai migranti che venivano in modo indegno, vergognoso e criminale, bloccati in mezzo al mare, le stesse facce e le stesse speranze dei cortei femministi di mobilitazione contro il patriarcato e le stesse in chi lotta in difesa dei lavoratori più fragili e delle lavoratrici più dimenticate". Così Elly Schlein, al convegno 'Capitalismo e diritti dell'uomo' a Bologna.
"Ecco, unire queste lotte in questo tipo di piattaforma è l'unico modo che abbiamo per provare a rovesciare e riscrivere un nuovo modello di sviluppo che possa portare al benessere l'insieme delle persone del pianeta", ha aggiunto.
Se si parla di "redistribuzione - ha tra l'altro affermato – non possiamo non vedere l'elefante in questa stanza". E cioè, ha puntualizzato, "non possiamo non vedere che ci sono delle multinazionali operative in Italia che pagano meno tasse di una fabbrica di matite nella periferia di Torino. In Italia se ne parla un po' troppo poco".
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