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Nuovo campus del Politecnico di Milano

Scritto da La Stampa.

Articolo pubblicato da La Stampa.

Entro il 2026, il Politecnico di Milano avrà un nuovo campus a Milano, un parco scientifico/polo dell’innovazione con aree dedicate a studenti, imprese e cittadini. Il progetto è stato firmato dall’archistar genovese, da tempo legato a doppio filo alla città di Milano, Renzo Piano che ne ha presentato il masterplan oggi pomeriggio al Politecnico. L’idea è quella di recuperare i due gasometri e la grande centrale termica dell’area della Bovisa, quella parte che i milanesi chiamano «la Goccia».
In maggio scorso, l’architetto aveva fatto un sopralluogo con il paesaggista Andreas Kipar e l'architetto Stefano Boeri, ma non era trapelato alcun dettaglio del progetto. Gli edifici sorgeranno su una fascia di terreno individuata nell’ex area industriale vicina a un bosco di 24 ettari e copriranno la stessa superficie di terreno già occupata dalla fabbrica. «Si tratterà di “fabbriche bianche”, luoghi del sapere e della conoscenza, nel rispetto della tradizione e della storia», spiegano da Politecnico. Il progetto, che punta all’indipendenza energetica e all’azzeramento delle emissioni di CO₂, prevede la costruzione di tre edifici per aule, cinque per startup, una sala ipogea per conferenze, due residenze universitarie da circa 500 alloggi oltre alla riqualificazione di un edificio industriale storico per la ristorazione a servizio degli ospiti del Campus.
Per raggiungere il Campus Nord, come è stato ribattezzato, gli studenti avranno a disposizione due stazioni, quella di Bovisa e quella di Villapizzone, entrambe rinnovate e interconnesse all’intero Campus. «Sarà Zero energy, ovvero indipendente dal punto di vista energetico, e Zero Carbon, quindi non avrà emissioni di CO₂ in atmosfera durante il suo funzionamento», spiega il rettore del Polimi, Ferruccio Resta. La realizzazione degli edifici sarà prevalentemente in legno e gli alberi piantati restituiranno entro trent'anni la massa lignea usata per la costruzione. L’opera, i cui lavori dovrebbero partire entro il 2023, costerà circa 300 milioni di euro, di cui circa 60 milioni già investiti dal Politecnico, 30 milioni da Regione Lombardia oltre ai fondi Pnrr per la rigenerazione urbana messi a disposizione dal Comune di Milano. «L’aspetto economico, al momento, non ci preoccupa. Ma speriamo nel contributo dei due ministeri interessati: quello per l’Università e la Ricerca e quello per le Infrastrutture», ha aggiunto ancora Resta. Il progetto dello studio Rrbw con Renzo Piano è stato reso possibile grazie all’importante donazione di Fondazione Ion al Politecnico di Milano e integra quello del Politecnico per l’area dei gasometri puntando a ricucire “la Goccia” alla città attraverso interventi sulla mobilità e renderà attuativo il protocollo d’intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia, Comune di Milano, Politecnico di Milano, Fnm e Rete Ferroviaria Italiana.
«Insieme a Renzo Piano, abbiamo condiviso un percorso che prende forma all’interno di un ampio disegno urbano, frutto dell’intesa tra pubblico e privato», commenta ancora il rettore. «Un progetto cardine che definisce un nuovo modo di interpretare la vita universitaria e la Milano che verrà in risposta alle grandi sfide urbane, tecnologiche e sociali. Un laboratorio dove alimentare quella massa critica necessaria a competere a livello internazionale», ha aggiunto. «L’essenza di questo progetto era già scritta in quel luogo. L’idea era già lì che non aspettava altro», è il commento del senatore a vita Piano. «C’è il bosco con quegli alberi maestosi, le tracce della fabbrica sul terreno, quegli antichi edifici a testimoniare la memoria dei luoghi e il loro Dna», ha sottolineato. «Quello che noi abbiamo aggiunto a questo luogo è stata l’idea di un campus aperto e accessibile, un campus aperto in tutti i sensi: alla vita, al bosco, alla città».
«Il progetto di sviluppo dell'area Bovisa-Goccia è la sintesi delle politiche che stiamo portando avanti come Amministrazione: sviluppo del quartiere in un'ottica di città a 15 minuti, attenzione all'ambiente, collaborazione con l'università nell'ambito della ricerca e dell'innovazione e nuove residenze per studenti sono tutti elementi e temi prioritari nella nostra agenda», è stato il commento del sindaco di Milano Beppe Sala.
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