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Più si inquina, più si paga!

Scritto da Roberto Pecoraro.

Roberto PecoraroNel 2015 la famiglia Zambelli, residente in Milano, generava un impatto ambientale e spendeva, per questo, circa 7.400 euro all’anno.
Infatti Marco Zambelli, manager di un’azienda con sede fuori città, aveva necessità, per raggiungere il posto di lavoro, di un’auto: tra bollo, assicurazione, carburante e manutenzione spendeva circa 2.900 euro all’anno. Luisa, sua moglie, lavorava in centro città e poteva raggiungere il posto di lavoro utilizzando i mezzi pubblici. Nel pomeriggio, però, aveva necessità di un’auto per altre esigenze personali e della famiglia (accompagnare i figli, fare la spesa, raggiungere la palestra).
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L'Art.32 della Costituzione

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiSegnaliamo l’audio della trasmissione “Articoli in Viaggio” di Rai IsoRadio a cui hanno partecipatio Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, il costituzionalista Alfonso Celotto, docente all’Università Roma 3, il prof. Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale.
Tema della puntata è stato l’art. 32 della Costituzione, che riguarda la tutela della salute, nell’interesse dell’individuo e della collettività.
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Il lupo Maroni perde il pelo ma non il vizio

Scritto da Carlo Borghetti, Sara Valmaggi.

Carlo Borghetti, Sara ValmaggiIl lupo perde il pelo, ma non il vizio: nella sanità lombarda non sta cambiando niente, come dimostrano le ultime notizie che riguardano il servizio sanitario lombardo.
Da Formigoni a Maroni il sistema è sempre quello dell’interferenza politica a scapito del merito. Abbiamo ottenuto, nella nuova legge, una modalità di nomina dei direttori generali che tiene finalmente conto delle competenze. Purtroppo, però, anche se per la scelta dei direttori sanitari e sociosanitari avevamo proposto l’indizione di un bando pubblico e una scelta riconducibile agli stessi criteri di merito, questa modalità non è passata.
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Quarant'anni, si cambia

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiMi ricordo lo spot televisivo che celebrava il primo decennale di "Repubblica" nel 1986. Si apriva con un giovanotto dal look decisamente "sinistrese", barba lunga e sciarpa rossa, che arrivava in bicicletta dall'edicolante per chiedere il primo numero del giornale, dieci anni prima. Dieci anni dopo, lo stesso giovanotto, con impeccabile doppiopetto, sedeva alla sua scrivania manageriale leggendo "Repubblica", mentre entrava la segretaria che annunciava al "dottore" che la riunione stava per cominciare.
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