Premier tecnico, contraddizione rispetto a ciò che Lega e M5S hanno detto in questi anni

Intervento a Radio Lombardia.
Abbiamo ancora pochi elementi per giudicare il futuro Governo M5S-Lega. L’unico vero elemento evidente è il contratto di Governo che hanno sottoscritto Lega e M5S, che raccoglie proposte che ovviamente il PD non condivide. Sulle grandi opere, ad esempio, non esistono mediazioni: per alcune di esse sono già stati spesi molti miliardi e fermarle ora vorrebbe dire avere sprecato tutti quei soldi. Molte proposte contenute nel contratto di Governo, inoltre, anche prese singolarmente, non sono né realizzabili né sostenibili economicamente e ancora meno lo sono messe insieme.
Ema: fermato insabbiamento della questione

Sul Governo M5S-Lega

Gli elettori 5S sono convinti che la flat tax è un favore ai ricchi che nulla cambia ai poveri. Ma questo è nulla, ancora, ad esempio: Di Maio vuole fermare la TAV e chiudere l’ILVA, Salvini invece ha detto che le opere finanziate devono continuare e che va tutelato il lavoro di chi lavora...
Di migranti non si parla più, le coperture non ci sono e Casaleggio vuole che il Premier sia Di Maio, mentre il Consiglio federale della Lega ha detto a Salvini che va bene tutto, ma Di Maio Premier no.
Fatti dall’Assemblea Nazionale del PD

La mattinata è iniziata male, malissimo, al di là del ritardo di due ore (purtroppo canonico in situazioni turbolente), con quel voto che di fatto ha spaccato in due l’assemblea sul cambio di ordine del giorno, creando numeri a dir poco inusuali nella recente vita democratica del PD. A quel cambio ho votato sì, nel massimo rispetto sempre di chi ha espresso un’opinione differente dalla mia.
(Apro e chiudo parentesi, il rispetto, che sta mancando sempre di più in noi che dovremmo essere democratici, spesso ci siamo sempre più trasformati in tifosotti locali o urlatori della domenica).