No all’indifferenza verso le mafie
“A fare differenza in Italia oggi è l’indifferenza”. Don Luigi Ciotti incontra i ragazzi delle scuole elementari e medie per sensibilizzare i più giovani sul tema della legalità e della lotta alle mafie. Grande partecipazione di studenti, genitori e docenti dell’Istituto Comprensivo Piaget-Majorana di Roma all’incontro con il fondatore dell’associazione Libera. “L’ultima mafia è sempre la penultima - spiega il sacerdote attivo da tempo nel sociale - perché nel codice genetico dei mafiosi c’è l’imperativo di rigenerarsi”. L’appello ai giovani è quello di “diventare parte del cambiamento che sogniamo attraverso lo studio e la conoscenza”. Per Don Ciotti “le Istituzioni sono sacre e vanno difese, e la Scuola in particolare rappresenta questa sacralità”.
La situazione delle carceri italiane è grave
"Il rapporto annuale di Antigone sulla situazione delle carceri in Italia presenta ancora una situazione grave e non degna di un Paese come il nostro. Il sovraffollamento, il disagio estremo che il numero di suicidi dimostra e le scarse opportunità lavorative, parlano di carceri che non consentono di rispettare la funzione rieducativa che la Costituzione attribuisce alla pena. In una situazione in cui oltre la metà dei detenuti devono scontare pene inferiori ai tre anni e oltre 20 mila persone sono detenute per droga diventa sempre più evidente che la strada da percorrere è quella di ricorrere sempre più alle pene alternative al carcere. Su questo occorre investire sia per ridurre la sovrapopolazione sia per aumentare le opportunità di reinserimento". Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Franco Mirabelli.
L’Europa siamo noi
La Festa della Repubblica, i valori della nostra Costituzione, la pace che non è solo assenza di guerra. Sono i temi che il capo dello stato Sergio Mattarella affronta in una intervista concessa alla rivista Postenews, in occasione del 2 giugno, festa della Repubblica italiana, anticipata da Il Foglio.
"La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”, aggiunge il Capo dello Stato.
"La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”, aggiunge il Capo dello Stato.
È grave depotenziare la Corte dei Conti
"L'attacco del Governo alla Corte dei Conti, dopo i rilievi critici dei giudici contabili sul Pnrr, conferma il fastidio dell'Esecutivo verso i presidi di democrazia, basti ricordare che quanto accaduto pochi giorni fa con l'ufficio parlamentare di bilancio del Senato. Modificare la disciplina dei controlli sul Pnrr, depotenziando la Corte dei Conti, sarebbe una decisione gravissima e pericolosa. Una scelta contro la trasparenza e contro i cittadini che hanno il diritto di sapere la verità sullo stato di attuazione del Piano". Lo dichiara Silvia Roggiani, deputata Pd in commissione Bilancio.