Congresso Pd: Capelli allarga, Minniti no
“Io credo che fosse importante lavorare per una candidatura per allargare il più possibile e questo ha fatto Alessandro Capelli, partendo da tempo a lavorare sui territori. Evidentemente non tutti si sentono rappresentati da quella candidatura e, quindi, è emersa un'altra candidatura che può entrare in confronto. Però che si confrontino sul merito e sui contenuti e non su una narrazione falsa - che vorrebbe una presunta candidatura della base contro una presunta candidatura delle correnti - che non aiuta il Pd, né il congresso. Alessandro Capelli non è il candidato delle correnti: ha raccolto un grande consenso ma l'ha fatto in questi mesi lavorando sui territori, approfondendo i temi e convincendo. Partendo da un'idea: quella di una candidatura che potesse garantire la continuità con la segreteria di Silvia Roggiani e che allo stesso tempo potesse aprire una stagione nuova con l'ambizione di innovare ulteriormente”. Lo ha detto il senatore milanese Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato, in un’intervista ad Affaritaliani Milano riguardante il congresso metropolitano del PD.
Pronti al confronto sui femminicidi
"Siamo pronti a confrontarci, a patto che non siano misure spot". Su Repubblica, parla la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga dopo l'appello del sottosegretario alla Giustizia Delmastro che su Repubblica ha proposto un patto bipartisan anti femminicidi. Dite sì a far subito i ddl Bongiono e Roccella? "Siamo disponibili a ragionarci. Finora abbiamo visto che le priorità della maggioranza e del governo, proprio alla Camera, sono state altre, come il reato universale sulla maternità surrogata, nonché le proposte del Guardasigilli Nordio sulla giustizia. Mentre il ddl Roccella a fine luglio non era ancora stato assegnato a Montecitorio. Tuttavia, siamo pronti a confrontarci e a proporre le nostre misure che Elly Schlein ha già illustrato".
La sanità è allo stremo, ci mobiliteremo
Oltre al salario minimo, "la sanità è la prossima" battaglia del Pd: "Non c'è dubbio, l'altra priorità sarà una battaglia unitaria sulla sanità pubblica, ormai allo stremo, la grande dimenticata della scorsa legge di bilancio". Così in un colloquio su La Stampa la segretaria del Pd Elly Schlein.
"Abbiamo appreso con orrore che c'è un policlinico dove basta pagare 150 euro per saltare le file e abbiamo visto cosa è successo in quest'ultimo anno. Serve più sanità territoriale, più case della salute: tutto questo rischia di saltare con la lentezza di questo governo nell'attuazione del Pnrr".
"Abbiamo appreso con orrore che c'è un policlinico dove basta pagare 150 euro per saltare le file e abbiamo visto cosa è successo in quest'ultimo anno. Serve più sanità territoriale, più case della salute: tutto questo rischia di saltare con la lentezza di questo governo nell'attuazione del Pnrr".
Il Governo è diviso sul caso Vannacci
"Le dichiarazioni di Matteo Salvini a difesa del generale Vannacci sono inaccettabili perché sono la negazione dei presupposti costituzionali della nostra democrazia e confermano due cose: che la cultura dei diritti e del rispetto degli altri è a destra una merce rarissima e che il governo è sempre più diviso e il ministro Crosetto sempre più isolato". Così il vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.