"I contenuti reali della Nadef, alla lente della Fondazione indipendente Gimbe, sono peggiori delle piu' pessimistiche previsioni. Si profilano tagli pesantissimi sulla sanita' pubblica con conseguenze inaccettabili sui servizi per i cittadini, a partire dai piu' fragili e indifesi. Cosi' si favorisce una privatizzazione strisciante e si aggravano le gia' forti diseguaglianze sulla tutela della salute. A cominciare dal voto sulla Nadef in Parlamento e' indispensabile opporsi con determinazione e dare voce all'allarme degli amministratori regionali, dei sindacati, degli ordini professionali, del mondo del Terzo Settore. La salute e' un diritto costituzionale e noi impediremo che venga negato a milioni di persone". Cosi' in una nota Marina Sereni, responsabile salute e sanita' della segreteria nazionale del Pd (video).

"Nelle stime della Nadef il governo conferma le intenzioni di voler tagliare risorse sulla sanità. In una situazione come quella italiana, dove mancano infermieri e medici e dove l'attività di prevenzione è al di sotto dei valori precovid, si tratta di una scelta devastante. Tanti cittadini stanno rinunciando alle cure e ai controlli. Il partito democratico denuncia da tempo questa situazione e darà battaglia per difendere la sanità pubblica, in Parlamento e fuori. Regione Lombardia non può continuare a tacere su questi tagli inaccettabili e fare finta di nulla. Facciano sentire la loro voce. Non si può far cassa sulla sanità". Così Silvia Roggiani, deputata Pd e segreteria regionale della Lombardia.

"368 morti non lontano dalle nostre coste, non lontano da noi. Ogni vita conta. A dieci anni dalla strage di Lampedusa salvare e accogliere rimane un dovere e una scelta politica a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci". Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

"Il primo obbiettivo di un governo serio parlando di casa dovrebbe essere quello di aiutare i più deboli, chi la casa non ce l’ha e chi non riesce a pagarla. Invece, dopo aver azzerato il Fondo sostegno affitti e senza aver proposto nulla per realizzare alloggi di edilizia sociale, il ministro Salvini oggi lancia il ‘piano casa per la borghesia’. Un’altra trovata elettorale che non significa nulla ma che dimostra, ancora una volta, che per questo governo chi ha più bisogno non va aiutato neanche per garantire un diritto fondamentale come quello alla casa”. Lo scrive il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd.