Il governo faccia dietro front sulla sanità
"La pandemia ci ha messo di fronte alle nostre fragilità. Serve un servizio sanitario più forte, con strutture adeguate e personale qualificato, e con un rinnovato e potenziato modello di prevenzione a livello locale e globale. Non ci possiamo permettere né di perdere i fondi del PNRR, né di rinviare le riforme necessarie per dare le risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Invece torniamo ad essere fanalino di coda dell'Europa in spesa sanitaria, che si ferma al 6,4% del Pil, quando l'obiettivo dovrebbe essere almeno pari al 7%, così come dice l'OMS". Così in un post sui social la senatrice Pd, Beatrice Lorenzin, in riferimento alla Giornata mondiale della salute.
Santanché dovrebbe fare un passo indietro
"Credo che debba considerare seriamente di fare un passo indietro. Poi sta a lei e al suo rapporto all'interno della maggioranza e con la presidente del Consiglio". E' il suggerimento che il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della presentazione del masterplan a Santa Giulia dà al ministro del Turismo Daniela Santanché, alle prese con una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni a seguito del caso 'Visibilia'.
Per Sala "ormai Santanchè continua a mostrare le sue debolezze che secondo me sono non solo in ciò che non ha a che fare col suo ruolo, ma anche- sottolinea il sindaco- rispetto al suo ruolo".
Per Sala "ormai Santanchè continua a mostrare le sue debolezze che secondo me sono non solo in ciò che non ha a che fare col suo ruolo, ma anche- sottolinea il sindaco- rispetto al suo ruolo".
Salvini è allergico alle regole e promette impunità
"La proposta di sanatoria edilizia che Salvini ha annunciato è sbagliata e grave. Cancellare con un colpo di spugna l'80% delle irregolarità e degli abusi edilizi del passato è inaccettabile per un Paese serio. Salvini continua a strizzare l'occhio a chi è allergico alle regole e promette, anche per il futuro che, se non si rispettano, la Lega si impegnerà per garantire l'impunità. Un ministro che spiega che le norme non hanno valore e si possono violare è una contraddizione evidente". Lo scrive su Facebook Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori Pd.
L’aggressività è rimasta sempre estranea alla Nato
“Dopo le sciagure della dittatura fascista e della guerra, l’adesione al Patto Atlantico costituì per l’Italia una tappa essenziale nel processo di ricongiungimento alla Comunità internazionale. Questa fu, e resta ancor oggi, una scelta rispondente alle prioritarie preoccupazioni dei nostri concittadini”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Nei settantacinque anni trascorsi da allora la Repubblica, in piena fedeltà al dettato costituzionale, non ha cessato di partecipare con serietà e dedizione alla vita dell’Alleanza – ha aggiunto -. Orgogliosa fondatrice di questo patto tra Stati liberi e sovrani, essa vi contribuisce in spirito di generosa e solidale collaborazione, assicurando che le sfide provenienti da ogni area geografica ricevano adeguata attenzione, senza alcun atteggiamento di aggressività, rimasta sempre estranea all’Alleanza”.
“Nei settantacinque anni trascorsi da allora la Repubblica, in piena fedeltà al dettato costituzionale, non ha cessato di partecipare con serietà e dedizione alla vita dell’Alleanza – ha aggiunto -. Orgogliosa fondatrice di questo patto tra Stati liberi e sovrani, essa vi contribuisce in spirito di generosa e solidale collaborazione, assicurando che le sfide provenienti da ogni area geografica ricevano adeguata attenzione, senza alcun atteggiamento di aggressività, rimasta sempre estranea all’Alleanza”.