Fatto di tutto per scongiurare la crisi
Nei giorni della crisi di governo, "il Pd è una garanzia a tutela degli interessi nazionali". Così il segretario Nicola Zingaretti, aprendo la Direzione del Partito democratico nel corso della quale ha lanciato anche un appello ai cosiddetti 'costruttori'. "L'Italia ha diritto a una speranza e a una possibilità di rinascita", ha spiegato il leader dem, sollecitando ad "aprire una fase di concordia, di metodo concertativo e di ascolto del Paese per compromessi alti". Zingaretti ha poi sottolineato come "sarà opportuno, dopo il passaggio parlamentare, tornare in Direzione per valutate la situazione". Un passaggio che servirà a "garantire trasparenza", perché "è un dovere rivolgersi al Parlamento e chiedere la fiducia".
"Bisogna garantire trasparenza affinché questa crisi arrivi e approdi all’interno di un percorso parlamentare", ha quindi ribadito il segretario, spiegando come sia "il Parlamento che deve sancire o meno la fiducia nel dibattito che in quella sede deve svolgersi. La parlamentarizzazione della crisi è questa e, come hanno convenuto il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica, è quello il luogo in cui stabilire quali decisioni si dovranno assumere".
"Bisogna garantire trasparenza affinché questa crisi arrivi e approdi all’interno di un percorso parlamentare", ha quindi ribadito il segretario, spiegando come sia "il Parlamento che deve sancire o meno la fiducia nel dibattito che in quella sede deve svolgersi. La parlamentarizzazione della crisi è questa e, come hanno convenuto il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica, è quello il luogo in cui stabilire quali decisioni si dovranno assumere".
Governo e regioni comunichino i dati in modo univoco
"Governo e Regioni dovrebbero comunicare in modo univoco i dati sui quali vengono prese le decisioni" per contenere il contagio da coronavirus. Lo ha scritto su Facebook il sindaco di Milano, Beppe Sala, alla vigilia del ritorno in zona rossa della Lombardia.
"Bisogna essere chiari e trasparenti, altrimenti si rischia di scavare un solco tra le persone e chi gestisce la cosa pubblica (penso anche e molto a quei genitori che vedranno ancora i figli seguire le lezione da casa)", ha aggiunto il sindaco che ha voluto ricordare come governo e regioni, "per dir le cose come stanno, hanno condiviso la decisione che se l'RT è sopra l'1,25 si va in zona rossa". Il numero uno di Palazzo Marino ha raccontato di aver incontrato oggi i lavoratori dei Mercati Generali di Milano.
"Bisogna essere chiari e trasparenti, altrimenti si rischia di scavare un solco tra le persone e chi gestisce la cosa pubblica (penso anche e molto a quei genitori che vedranno ancora i figli seguire le lezione da casa)", ha aggiunto il sindaco che ha voluto ricordare come governo e regioni, "per dir le cose come stanno, hanno condiviso la decisione che se l'RT è sopra l'1,25 si va in zona rossa". Il numero uno di Palazzo Marino ha raccontato di aver incontrato oggi i lavoratori dei Mercati Generali di Milano.
L’Europa assume un ruolo importante nella lotta alle mafie
“L’entrata in vigore del regolamento europeo sui beni confiscati è una bellissima notizia. Una norma europea che davvero farà male alle mafie. Fino ad oggi i provvedimenti di confisca decisi dalle Procure italiane non potevano essere eseguiti negli altri Paesi europei. Per questo, per evitare i sequestri le mafie hanno investito in questi anni molti soldi in beni immobili e non in altri Paesi. Da domani ogni Paese europeo dovrà eseguire immediatamente la confisca disposta da un altro Paese. È un’innovazione storica che rafforza le misure di prevenzione e la lotta alle mafie. L’Europa così assume un ruolo importante nella lotta alle mafie che non hanno più confini e che vanno combattute a livello internazionale da tutte le istituzioni”. Così su Facebook il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato e Capogruppo PD nella Commissione Parlamentare Antimafia.
Ripartire da Conte
La possibile crisi di governo dopo le dimissioni delle ministre di Italia Viva fa fibrillare il mondo politico. Tante le ipotesi sul campo in queste ore di incertezza, in cui la crisi non è deflagrata del tutto ma entra nella sua fase decisiva. Il PD fa cerchio attorno al premier Conte: “La soluzione su cui lavorare è quella di riconfermare Conte che non va messo in discussione”, conferma a La Città, Franco Mirabelli, vice-capogruppo dei dem al Senato”. “Bisogna verificare se c’è la possibilità di confermare l’attuale maggioranza, non escludendo di poterla allargare - continua Mirabelli - Serve, infatti, una maggioranza politica che guidi il Paese fino al 2023 per affrontare i temi della pandemia oggi e del rilancio dell’economia domani. Se non si riuscisse, la strada naturale sarebbe quella delle elezioni ma credo che il voto sarebbe una follia in questo momento per il Paese e, quindi, occorre fare tutto ciò che è possibile per uscire da questa crisi con una soluzione chiara e trasparente e che crei le condizioni per dare all’Italia un Governo forte e che sia anche in grado di fare le riforme. Questo deve essere l’obiettivo oggi, per il bene del Paese”.