Priorità per Milano sono casa e lavoro

«Mai più una Milano da bere, una Milano dove si contano solo i soldi». Beppe Sala è nel chiostro dell’Incoronata per la prima giornata di Fuoricinema dell’Anteo e risponde alle domande del vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione su quell’anomalia che è Milano. «Abbiamo davanti dieci anni di crescita - dice il sindaco -. Sono pronti 12 o 13 miliardi di investimenti nel real estate, ma della crescita senza la solidarietà non me ne frega niente. La politica ha il dovere di indirizzare gli investimenti dove servono: per gli anziani e per i giovani che hanno scelto Milano e fanno fatica perché le case sono troppo care. Cercherò di lavorare perché questi interesse diano una risposta a questi bisogni».
Anticipare i tempi per la riduzione dei Fanghi

“Adesso i limiti saranno più stringenti con una riduzione di circa il 30% delle tipologie di fanghi ammissibili in agricoltura a oggi previste – continua Villani –.
Milano non aderisce alla pace fiscale e propone misure per contrastare l’evasione

“Noi non siamo affatto sicuri che i cittadini interpretino come una pace fiscale un condono in piena regola”, afferma l’assessore al Bilancio Roberto Tasca, che aggiunge: “Perché a questo condono il governo non accosta nessuna nuova misura di contrasto all’evasione fiscale.
Non abiuriamo le cose fatte ma serve una nuova visione

Un partito che abbia "una visione più protettiva che risponda al bisogno di sicurezza ma che sia protettivo anche nella difesa dei posti di lavoro". Bisogna "occuparsi degli esclusi e della solitudine", ha anche detto. "Oggi la domanda che viene dalla società alla sinistra è una domanda di protezione che non vuol dire protezionismo economico", ma significa: "mi sento rassicurato perché questi governano sapendo di che si tratta".