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I Cinema da salvare

Written by Dario Franceschini.

Dario Franceschini
Lettera del Ministro dei Beni Culturali a Repubblica.
Caro direttore, l’articolo di Franco Montini del 25 marzo “Salviamo i nuovi Cinema Paradiso” mi permette, per una fortunata coincidenza, di poter annunciare l’imminente entrata in vigore di un provvedimento fortemente voluto dal governo proprio per sostenere le piccole sale cinematografiche di prossimità, che spesso costituiscono il solo, autentico presidio culturale di tante piccole comunità italiane. Alla direttiva per tutelare le sale cinematografiche di interesse storico esistenti su il territorio italiano sottoponendole a vincolo di destinazione d’uso (emanata il 26 agosto 2014 e annunciata all’inaugurazione della scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) si aggiunge ora il decreto per il credito d’imposta in favore dei piccoli e medi cinematografi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa settimana, il 24 marzo.
Grazie a questa misura, il 30% delle spese sostenute nel 2015 e nel 2016 per il ripristino di sale inattive, l’aumento di schermi, la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico, l’installazione, la ristrutturazione e il rinnovo delle apparecchiature e degli impianti di proiezione di cinema storici, ossia esistenti da prima del 1980, costituiranno un credito d’imposta per un importo massimo di 100.000 euro ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Consapevole di quanto ciò non basti, inoltre, sto lavorando insieme alle associazioni di categoria per arrivare a una legge di sistema sul cinema che introduca anche il concetto vasto di economia della sala, da intendersi, esattamente grazie alle opportunità offerte dal digitale, come vero e proprio centro di fruizione di spettacolo polifunzionale. Penso alla possibilità di organizzare occasioni didattiche per gli studenti, visioni in diretta di opere liriche o di eventi sportivi, momenti di incontro che rendano le sale uno spazio sociale di condivisione vissuto dalla comunità di riferimento.
Infine, mi sto adoperando per anticipare i fondi Cipe deliberati nel 2013 e riprogrammati al 2017, 2 milioni di euro di contributi a fondo perduto per la ristrutturazione e la digitalizzazione dei cinema destinati con priorità assoluta alle sale monoschermo. Si tratta di risorse che permetterebbero proprio a quelle realtà a conduzione familiare di adeguarsi dal punto di vista tecnologico, evitando soluzioni improvvisate che andrebbero a detrimento della qualità della visione in sala e della tutela del diritto d’autore.
Non so se tutto questo permetterà di salvare la globalità dei Nuovi Cinema Paradiso. Di certo, però, queste misure consentiranno alle realtà che vogliono e possono di proseguire a essere luoghi in cui la magia del grande schermo continui a incantare un pubblico sempre più vasto.
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