Chiarezza sulla vicenda dei mutui sulla casa
Nelle scorse settimane la vicenda dei mutui sulla casa è stata più voltre strumentalizzata, in particolare dagli esponenti del Mov5S. Su questo importante tema occorre dare ai cittadini e alle famiglie degli elementi di informazione e chiarezza. Si deve informare adeguatamente e senza usare l'argomento, come troppo spesso accade, per attaccare il partito avversario o per fare una facile e demagogica propaganda elettorale.
Pochi ed essenziali punti per fare chiarezza:
a) Nel 2014 il Parlamento europeo approva una direttiva che si pone l’obiettivo di aumentare il livello di protezione del consumatore;
b) Il Governo italiano recepisce la direttiva Ue con uno schema di decreto;
c) Il Gruppo Pd in Commissione Finanze, già la scorsa settimana, predispone una bozza di parere a tutela del consumatore che prevede un’estensione delle garanzie. Un parere che non si è potuto presentare a causa della gazzarra inscenata dal M5S.
La nuova normativa sull’inadempimento non si applica ai contratti già in essere neanche in caso di surroga e offre al momento della stipula maggiori vantaggi per il cittadino, obbligando la banca ad una maggiore trasparenza.
Inoltre:
1) La clausola di inadempimento è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla; 2) E’ considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate;
3) In caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore;
4) Viene confermato il divieto al “patto commissorio” (art. 2744 cc);
5) Viene disciplinato per legge il cosiddetto “patto marciano”, già riconosciuto dalla giurisprudenza: la banca può cioè trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza;
6) In ogni caso, il trasferimento del bene immobile alla banca, a seguito dell’inadempimento, comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo;
7) Si evita così la procedura giudiziaria, con conseguenti risparmi di spesa per il cittadino, e il deprezzamento del bene immobile;
8) La valutazione della casa, successivamente all’inadempimento, deve essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale;
9) Il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia;
10) Su tutta la procedura vigila la Banca d’Italia.
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