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La Riforma della legge sui Beni Confiscati

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento alla conferenza "Beni confiscati senza tabù" (video).

Vorrei rivendicare il fatto che in questa legislatura sono state fatte molte riforme e, tra queste, ve ne sono anche alcune importanti che dànno più forza alla lotta alla mafia. Una di queste è la modifica dell’articolo 416 ter del Codice Penale con cui si punisce il voto di scambio, inteso come voto in cambio di favori e non più solo come voto in cambio di denaro. È stato introdotto il reato di autoriciclaggio, è stata fatta la legge anticorruzione. Questo è un pezzo del lavoro che è stato fatto per la legalità e per contrastare la criminalità organizzata.
Vorrei rivendicare, inoltre, il lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia che si è molto concentrato sul tema della riforma della legge sui beni confiscati.
La riforma della legge riguardante i beni confiscati nasce in Commissione Antimafia e dal lavoro svolto in questi mesi, in particolare con le audizioni fatte. La Commissione ha preso atto di una situazione di luci ed ombre. La legge vigente sui beni confiscati è giusta ma dopo 10 anni di applicazione necessitava di un tagliando.
L’esperienza di questi anni ci ha mostrato le difficoltà di questa normativa e anche del funzionamento dell’Agenzia di gestione dei beni confiscati per come è impostata ora, oltre che la difficoltà a dare una risposta seria quando si confiscano aziende in modo da rimetterle in piedi (cosa che spesso non avviene) e dare garanzie ai lavoratori. La gestione attuale in tema di aziende rischia di essere vissuta come una sconfitta dello Stato.
Su questo abbiamo lavorato molto, già all’interno della Legge di Stabilità sono state previste risorse per garantire il credito alle aziende che saranno ritenute in grado di stare sul mercato ma anche per garantire investimenti sul futuro.
In questi mesi è emersa la necessità di agire su alcuni punti e lo stiamo facendo.
L’Agenzia per i beni confiscati non funziona così com’è rispetto alle necessità delle aziende, in quanto per consentire di reggere sul mercato serve mettere in campo competenze nei diversi settori.
C’è poi il problema di come garantire che tutti i beni confiscati messi a disposizione dei Comuni possano essere realmente utilizzati (e in questo c’è anche un problema di risorse economiche).
In ogni caso, la nuova legge, come è stata approvata dalla Camera dei Deputati, la ritengo una buona legge, frutto del lavoro della Commissione Antimafia. La proposta in discussione fa parte di una revisione complessiva del Codice Antimafia che contiene anche altre questioni che sono state stralciate e verranno discusse prima in Senato, a partire dal tema della revisione della legge sullo scioglimento dei Comuni per mafia.
Sul tema dei beni confiscati c’è stata una grande insistenza da parte delle Associazioni a dare risposte ai problemi che la normativa vigente presentava e ci sono anche sollecitazioni a fare in fretta a discutere il nuovo testo in Senato, per cui, da questo ritengo che sia una legge apprezzata e riconosciuta come in grado di risolvere una parte importante di problemi.
L’impegno che possiamo prendere come senatori del PD è quello di chiedere di calendarizzare presto la discussione in Senato della riforma della legge riguardante i beni confiscati.
Siamo consapevoli del fatto che ci sono alcune richieste di modifiche di alcuni punti del testo e lo faremo, però, mi pare che sull’impianto complessivo della legge ci sia un largo consenso.
Inoltre, il tutto si basa su un documento approvato all’unanimità dalla Commissione Antimafia e portato avanti in entrambi i rami del Parlamento in cui venivano raccolte le proposte di modifica del Codice Antimafia.
Il disegno di legge sui beni confiscati è frutto di questo lavoro a cui si è aggiunto un ulteriore approfondimento fatto con il Governo e i Ministeri competenti. All’interno del testo vi è anche la scelta importante che è stata fatta di mettere la questione dei beni confiscati e l’Agenzia sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ritengo, quindi, che quella che andremo a discutere sia una buona legge, adesso si tratta di raccogliere la sollecitazione a fare in fretta.
Tra le necessità impellenti da risolvere vi è il tema di trovare le risorse perché i Comuni possano usufruire dei beni confiscati loro assegnati e metterli a disposizione della collettività.
Altri correttivi verranno comunque sicuramente discussi, resta che l’impianto della legge è buono, si tratta di una normativa avanzata e sarà una delle riforme di questa legislatura tra le più importanti che non andrà dimenticata. Vanno valorizzati, inoltre, tutti i progetti che mettono al servizio della legalità terre che non erano state usate per questo.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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