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La Lega non ha portato discontinuità in Regione

Written by Associazione Democratici per Milano.

Regione LombardiaIn Regione Lombardia c’è un problema grande quanto Palazzo Lombardia. Prima Mantovani, vicepresidente e assessore alla sanità, arrestato, poi Garavaglia assessore al bilancio, indagato, oggi Fabio Rizzi, braccio destro di Maroni e padre della riforma sanitaria, arrestato. Il gruppo PD in Consiglio Regionale ha più volte denunciato l’assenza di un sistema regionale dei controlli efficace che garantisca trasparenza, ma è del tutto evidente che Maroni, assessore alla sanità anche lui a processo, ha una enorme responsabilità politica. Si è dimostrato incapace di garantire discontinuità rispetto agli scandali dell’era formigoniana e di recidere il legame malato tra politica e sanità.
Per questo le sue dimissioni sono l'unica via e il PD insieme al Patto Civico ha presentato una mozione di sfiducia da discutere e votare al più presto in Consiglio regionale. Testo»

Riportiamo qui di seguito alcuni commenti alle vicende di questi giorni:

Franco Mirabelli Franco Mirabelli: A Salvini fa schifo tutto, non le tangenti in Lombardia. In una sola giornata Salvini ha dato 2 annunci importanti: il 25 aprile manifesterà contro Renzi, cercando di strumentalizzare una giornata sacra per la Repubblica; farà gratuitamente l'assessore alla sicurezza a Milano, dimenticando di essere pagato dal parlamento europeo per un ruolo che non svolge. In realtà ci aspettavamo dicesse con chiarezza che gli fa schifo anche ciò che è di nuovo successo in Lombardia, le tangenti ricevute da esponenti del suo partito, un governo regionale presieduto dalla Lega su cui pesano numerose indagini. È' evidente che la ruspa e le scope che dovevano spazzare via il marcio in questo Paese si fermano quando coinvolgono i leghisti e Salvini preferisce parlare d'altro.
Il sistema sanitario lombardo è stato più volte oggetto di inchieste da parte della Magistratura. La Giunta di Formigoni è stata fatta cadere anticipatamente con lo scioglimento del Consiglio Regionale e le dimissioni dei consiglieri perché Regione Lombardia era stata travolta da scandali che avevano come epicentro proprio il rapporto con la sanità privata e su cui le inchieste (tra cui quella riguardante il San Raffaele) sono ancora in corso. Maroni è diventato Presidente della Regione Lombardia con la stessa maggioranza che sosteneva Formigoni ma dicendo che avrebbe garantito una discontinuità proprio sul terreno della sanità, attraverso la realizzazione di riforme radicali volte a mettere in sicurezza il sistema e ad evitare il ripetersi di episodi corruttivi. Quello che è avvenuto è la dimostrazione che la discontinuità non c’è stata. Mentre la riforma sanitaria, tanto annunciata, veniva continuamente rinviata, è stato arrestato l’allora assessore Mantovani e la Lega si è giustificata raccontando di non aver ancora preso in mano il sistema sanitario. Oggi si è verificato un altro scandalo ed è stato arrestato anche l’assessore leghista Rizzi, che ha sostituito Mantovani, e che è l’autore della riforma sanitaria lombarda. È evidente, quindi, che non c’è stata alcuna discontinuità, che il problema del rapporto e dei finanziamenti alla sanità privata non si è risolto e non si sono messi in campo quegli strumenti per impedire la corruzione in sistema molto appetibile per chi vuole alimentare il malaffare come è quello sanitario. In Regione Lombardia, infatti, non ci sono state delle “mele marce”; il problema è che “il cesto delle mele” non è ancora stato messo in sicurezza e, dunque, c’è un fallimento politico sulla sanità lombarda, in quanto è oggetto di attacchi continui da parte di corruttori e corrotti ed è da anni al centro di inchieste e nulla è stato fatto per impedire il verificarsi di nuovi scandali. Questa è una responsabilità della politica.

Emanuele Fiano Emanuele Fiano: Il Silenzio di Salvini che sega Bertolaso per le sue inchieste, ma non dice niente su quelle in Lombardia e sui soldi della Regione Lombardia per un dirigente di partito (secondo quello che le cronache riportano). Leggendo le cronache si scopre che Longo, il segretario del consigliere regionale lombardo Rizzi, arrestato con l'accusa di corruzione, sarebbe stato contemporaneamente responsabile nazionale della Lega Nord per l'Odontoiatria, ma questo sarebbe il meno, e sempre contemporaneamente, nei 500.000 € stanziati dalla Regione su progetto del suddetto Fabio Rizzi Presidente della Commissione Sanità, denominato "...progetto di odontoiatria sociale di qualità nell'età geriatrica" il suddetto Longo, segretario dell'autore del progetto, percepiva il 50% dell'intero valore del progetto, 240.000 €... come consulenza sul progetto dalla stessa Regione per la quale era anche consulente come collaboratore del Presidente della Commissione e autore della riforma; in più Longo, per interposta persona sarebbe stato socio occulto di aziende del ramo odontoiatrico. Io mi sarei atteso delle smentite, invece che questo silenzio del Nord, questo sonno del leader leghista, impegnato a segare Bertolaso per sue inchieste in corso ma che non dice niente sui soldi lombardi per i suoi dirigenti di partito; perché già così, un Partito, un gruppo consiliare, una giunta regionale che permette questo semplicissimo e diabolico intreccio tra controllore (presidente della Commissione e autore della riforma) e controllato (segretario del suddetto, e coordinatore del progetto finanziato dalla Regione) sa di marcio lontano un miglio. Le Ramazze della rivoluzione mi sa che sono scomparse, intanto si danno consulenze d'oro a dirigenti di partito contemporaneamente consulenti regionali. Se questo è il Vento del Nord, mi sa che li porta a sbattere.


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