Più si inquina, più si paga!
Nel 2015 la famiglia Zambelli, residente in Milano, generava un impatto ambientale e spendeva, per questo, circa 7.400 euro all’anno.
Infatti Marco Zambelli, manager di un’azienda con sede fuori città, aveva necessità, per raggiungere il posto di lavoro, di un’auto: tra bollo, assicurazione, carburante e manutenzione spendeva circa 2.900 euro all’anno. Luisa, sua moglie, lavorava in centro città e poteva raggiungere il posto di lavoro utilizzando i mezzi pubblici. Nel pomeriggio, però, aveva necessità di un’auto per altre esigenze personali e della famiglia (accompagnare i figli, fare la spesa, raggiungere la palestra).
Il Car Sharing, pur essendo un’ottima iniziativa, non consentiva di gestire attività routinarie come quelle di Luisa. La famiglia Zambelli possedeva, quindi, una seconda auto, utilitaria, che costava esattamente 2.200 euro all’anno (bollo, assicurazione, carburante e manutenzione).
Il Car Sharing, pur essendo un’ottima iniziativa, non consentiva di gestire attività routinarie come quelle di Luisa. La famiglia Zambelli possedeva, quindi, una seconda auto, utilitaria, che costava esattamente 2.200 euro all’anno (bollo, assicurazione, carburante e manutenzione).
Abitavano in una casa di proprietà, di 90 metri quadrati, costruita negli anni ‘60. Si trattava, come molti edifici di quell’epoca, di costruzioni altamente inefficienti dal punto di vista energetico.
Spendevano annualmente circa 2.300 euro tra riscaldamento (1.200 euro) e bolletta elettrica (1.100 euro).
L’abitazione era dotata anche di un impianto di climatizzazione con pompe di calore, che la famiglia Zambelli utilizzava in estate.
Il 2015 e parte del 2016 furono anni terribili per quanto riguarda il problema dello smog, con diversi superamenti dei limiti che portarono, finalmente, le istituzioni a prendere seri ed organici provvedimenti per affrontare il problema.
Oggi, nel febbraio 2026, la famiglia Zambelli genera un impatto ambientale inferiore rispetto a quello del 2015 e spende, per questo, circa 3.900 euro all’anno.
Le nuove disposizioni normative sul telelavoro ed i mezzi tecnologici messi a disposizione dall’azienda, consentono a Marco, già dal 2019, di recarsi in ufficio mediamente solo per due giorni alla settimana. L’auto a gasolio è stata sostituita con un’auto ad idrogeno, prodotto utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili. Tale tipologia di auto non paga il bollo e gode di uno sconto per 10 anni sull’acquisto del carburante. La spesa annua relativa all’automobile di Marco si è ridotta, rispetto al 2015, da 2.900 euro a circa 1.300 euro.
Nell’ambito delle politiche di mobilità urbana messe in atto a livello comunale, è stato creato, ormai dal 2017, il servizio di Car Sharing intelligente. Luisa ha quindi acquistato, al costo di 80 euro al mese, l’utilizzo di un’auto elettrica per il tempo necessario alle proprie esigenze familiari (qualche ora al giorno). Il servizio è molto efficiente; Luisa trova l’auto nel posto ed all’ora concordata e può lasciarla, una volta completati i suoi giri, sotto casa. La famiglia Zambelli non possiede più la seconda auto. Da qualche mese stanno iniziando a circolare in città le prime auto elettriche senza conducente. Sembra funzionino piuttosto bene ed il costo dell’abbonamento è inferiore a quello del Car Sharing intelligente.
Come è noto, nel 2017 fu avviato il grande piano di efficientamento energetico degli edifici cittadini. Una società specializzata, sfruttando il meccanismo tecnico-finanziario messo in campo dalle Istituzioni locali e nazionali, ha realizzato, nel condominio della famiglia Zambelli, tra il 2018 ed il 2019, alcuni interventi tecnici che sono riusciti a ridurre di circa il 30% la bolletta energetica. La nostra famiglia ha pagato, sino al mese scorso, alla società che ha eseguito i lavori e con la quale fu stipulato nel 2017 un contratto di rendimento energetico, il costo della bolletta energetica del 2015 (2.300 euro all’anno). Dal gennaio 2026 i Zambelli possono usufruire della riduzione dei costi energetici e pagano per elettricità e riscaldamento complessivamente circa 1.600 euro all’anno.
La parola a Marco Zambelli: “Ricordo il dibattito che ci fu sul tema smog dopo il periodo nero del 2015/2016. Inizialmente si temeva che le azioni proposte dalle Istituzioni, sebbene ritenute ormai improrogabili, avrebbero comportato un aumento dei costi per le famiglie; soprattutto per quanto riguardava l’adeguamento energetico degli edifici. In realtà, per fortuna, non è andata così. Oggi Milano è una città più vivibile: è stata una sfida di civiltà”.
Noi, osservatori incerti del futuro, ci scusiamo per le imprecisioni ed approssimazioni di questa storia ma, la voglia di raccontare che un modo di vivere meno impattante sull’ambiente conviene a tutti, anche alle nostre tasche, è stata più forte rispetto al rischio di incorrere in qualche critica!
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