500mila firme a difesa di sanità pubblica e unità nazionale
Articolo di Marina Sereni.
In soli dieci giorni, tra firme ai banchetti e firme online, la richiesta di referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata ha raggiunto il numero richiesto dalla legge di 500.000 firme!
Un risultato bellissimo, che ha visto la mobilitazione di tante sigle diverse e un’adesione forte in tutte le regioni italiane, non solo al Sud ma anche al Centro e al Nord. A conferma del fatto che davvero tanti nostri concittadini vogliono cancellare una brutta legge che spacca l’Italia, minando l’uguaglianza tra cittadini e territori e mettendo in discussione l’unità del Paese su politiche fondamentali come la sanità, l’istruzione, il welfare ma anche l’energia, il commercio estero, il lavoro.
Tante persone avranno firmato pensando alle già inaccettabili diseguaglianze in sanità tra Nord e Sud.
Diseguaglianze che l’autonomia differenziata vuole cristallizzare a discapito della qualità del Servizio Sanitario Nazionale e del diritto alla salute che secondo l’articolo 32 della Costituzione deve essere garantito a ogni persona, a prescindere dal portafoglio e dal luogo di residenza.
La nostra battaglia per salvare la sanità pubblica e superare il divario tra chi riesce a curarsi e chi è costretto a migrare o a rinunciare alle cure passa anche per l’abrogazione della Legge Calderoli.
Non ci fermiamo qui! La raccolta di firme andrà avanti per preparare il terreno al raggiungimento del quorum al momento del Referendum.
Lo scandaloso scambio tra Meloni e Salvini sulla pelle dell’Italia si può fermare!
In soli dieci giorni, tra firme ai banchetti e firme online, la richiesta di referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata ha raggiunto il numero richiesto dalla legge di 500.000 firme!
Un risultato bellissimo, che ha visto la mobilitazione di tante sigle diverse e un’adesione forte in tutte le regioni italiane, non solo al Sud ma anche al Centro e al Nord. A conferma del fatto che davvero tanti nostri concittadini vogliono cancellare una brutta legge che spacca l’Italia, minando l’uguaglianza tra cittadini e territori e mettendo in discussione l’unità del Paese su politiche fondamentali come la sanità, l’istruzione, il welfare ma anche l’energia, il commercio estero, il lavoro.
Tante persone avranno firmato pensando alle già inaccettabili diseguaglianze in sanità tra Nord e Sud.
Diseguaglianze che l’autonomia differenziata vuole cristallizzare a discapito della qualità del Servizio Sanitario Nazionale e del diritto alla salute che secondo l’articolo 32 della Costituzione deve essere garantito a ogni persona, a prescindere dal portafoglio e dal luogo di residenza.
La nostra battaglia per salvare la sanità pubblica e superare il divario tra chi riesce a curarsi e chi è costretto a migrare o a rinunciare alle cure passa anche per l’abrogazione della Legge Calderoli.
Non ci fermiamo qui! La raccolta di firme andrà avanti per preparare il terreno al raggiungimento del quorum al momento del Referendum.
Lo scandaloso scambio tra Meloni e Salvini sulla pelle dell’Italia si può fermare!
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