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Stabilità, un passo avanti per la casa

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da L'Unità (file PDF).

Gli emendamenti approvati in Senato rendono ancora più significativi gli interventi sulla casa già contenuti nella Legge di Stabilità. Dopo molti anni di assenza di politiche pubbliche che andassero oltre l'emergenza, questo Governo ha fatto scelte coerenti per rispondere a una domanda abitativa che fatica a trovare risposte sul mercato.
Si è favorita e incentivata l'offerta di case in affitto a canoni accessibili, si è lavorato per rilanciare un settore decisivo come quello dell'edilizia e per intervenire sul degrado di tanti quartieri popolari riqualificando il patrimonio pubblico e impegnandosi a mettere a disposizione dei bisognosi le migliaia di appartamenti che restano vuoti in mancanza di risorse anche per le piccole ma necessarie ristrutturazioni.
Queste sono le linee contenute nel piano casa approvato lo scorso anno e, coerentemente, contenute oggi nella Legge di Stabilità.
Dopo aver scelto di favorire i proprietari che affittano a canone concordato, prevedendo in tutti i Comuni ad alta pressione abitativa e colpiti da calamità naturali la cedolare secca al 10% fino al 31 dicembre 2017, con questa Legge di Stabilità si dà un ulteriore incentivo prevedendo che la somma tra IMU e Tasi per chi affitta a canone concordato non possa superare il 4% con il 25% di agevolazione.
Questo provvedimento si aggiunge alla abolizione della Tasi sulla prima casa, scelta che può - riducendo la tassazione - ridurre la pressione fiscale e aiutare l'edilizia e ripartire.
Al netto della tassazione IMU e Tasi che resta per gli alloggi di lusso, questo è un provvedimento giusto. In un Paese in cui oltre l'80% delle famiglie ha una casa di proprietà, togliere le tasse sull'abitazione principale significa consentire a tanti, anche in difficoltà economica, di poter essere sgravati dal pagamento di una imposta che spesso si aggiunge al mutuo e avere così maggiore disponibilità e serenità.
Aver chiarito al Senato che a queste esenzioni accedono anche gli alloggi sociali, le cooperative a proprietà indivisa, le persone che lasciano la propria abitazione in comodato d'uso a un famigliare di primo grado o a un parente disabile e gli alloggi destinati a residenza per gli studenti universitari, consente oggi di chiarire con grande evidenza il valore economico e sociale di questa operazione, che, è giusto ribadirlo, non sarà finanziata da altre tasse comunali ma con un intervento del Governo che garantirà ai Comuni i tre miliardi e mezzo che servono per sostituire le mancate entrate che l'abolizione della Tasi produrrà.
Per far emergere dal sommerso una parte significativa dell'affitto, invece, è stato inserito un emendamento che stabilisce sanzioni per i proprietari che fanno risultare nei contratti canoni inferiori a quelli pretesi e percepiti. Si sana così un vuoto legislativo lasciato dalla bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della precedente legge che cercava di favorire l'emersione incentivando la registrazione unilaterale dei contratti da parte degli inquilini.
L'altro grande tema affrontato anche con la Legge di Stabilità riguarda il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. Quindi una parte importante delle periferie delle grandi città a cui oggi tutti guardiamo con attenzione con l'obbiettivo di prevenire il degrado sociale e civile che c'è in alcune realtà è che ha segnato alcuni quartieri di Parigi o Bruxelles in cui hanno attecchito criminalità e terrorismo.
Una parte importante dei finanziamenti sono su questo capitolo. Accanto ai 25 milioni appena deliberati dal Consiglio dei Ministri per le case popolari, ci sono i 170 milioni da destinare alla ristrutturazione degli alloggi pubblici lasciati vuoti e bisognosi di piccole manutenzioni per essere assegnati.
A ciò va aggiunta la scelta di estendere finalmente l'ecobonus anche agli ex IACP per consentire interventi di efficientamento energetico con una detrazione fiscale del 65%. È una scelta che può consentire finalmente di intervenire sul degrado, riducendo drasticamente i costi e consentendo, risparmio energetico e, agli inquilini spese più basse.
Insomma, sulla casa la Legge di Stabilità di quest'anno segna un altro passo avanti importante. Non ci sono scelte emergenziali ma investimenti e incentivi concreti che tentano di attivare un circolo virtuoso che possa, prima di tutto, dare risposte ai tanti che oggi faticano a trovare soluzioni abitative e che lo faccia mobilitando insieme risorse pubbliche, del privato sociale, della cooperazione, ma anche creando convenienze per i privati che contribuiscono ad offrire opportunità accessibili.
Tutto ciò, inoltre, può anche servire a rilanciare il settore edile che può ritrovare stimolo alla domanda da una tassazione sulla casa ridotta e, soprattutto, può trovare molte opportunità di lavoro, specializzazione ed innovazione nello stimolo che viene dato agli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
C'è la consapevolezza, nell'azione della maggioranza e del Governo, ma anche complessivamente del Parlamento che il tema delle politiche abitative non va affrontato come un tema settoriale. È un tema decisivo per definire la qualità sociale, civile delle nostre città e della nostra convivenza e per rilanciare imprese e ricerca nel settore mettendo al centro la qualità.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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